Cremascoli dura su Cantù
«Una squadra allo sbando»

Intervista con il presidente del club biancoblù alle prese con un momento molto difficile

La presidente Anna Cremascoli a Trento c’era. Eccome se c’era. E aver vissuto in presa diretta la modesta performance della “sua” Vitasnella l’ha indispettita.

Che ha visto al PalaTrento?

«Una squadra, la nostra, molto allo sbando. Che si perde in un bicchier d’acqua. Che alle primissime difficoltà non sa più cosa fare. Nella quale ognuno tende ad andare per i fatti suoi».

Colpa di chi o di che cosa?

«A saperlo! Il problema nella sua interezza non ci è ancora chiaro, altrimenti avremmo già avuto in mano per risolverlo».

Rispetto alle previsioni iniziali mancano almeno un paio di vittorie: una tra Varese e Trento e quella con i tedeschi. Concorda?

«Direi di sì. Ma non è soltanto una questione di vincere o perdere. A preoccuparmi è il fatto che non scorgo in questa squadra la voglia di vincere.

Ecco, siamo troppo arrendevoli.

Ci manca l’idea di squadra».

Pino Sacripanti chiede tempo per sistemare la baracca.

«E il tempo noi glielo concediamo perché eravamo consci che il processo di maturazione del gruppo l’avrebbe richiesto, anche se francamente non pensavamo di essere così indietro»

.

Capitolo giocatori. Si profilano tagli o aggiustamenti in corsa? «

Di “tagli” non se ne parla proprio anche perché non è nel mio stile. Chiaro che qualche giocatore sia sotto osservazione più di altri»

.

Resta fiduciosa?

«Alla lunga la squadra si farà valere. Ne resto convinta. Purtroppo sarà più alla lunga di quanto pensassi perché partiamo troppo dal basso».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola martedì 28 ottobre

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