De Raffaele: «Quintetti alti
contro la poca fisicità di Cantù»

Il tecnico della Reyer Venezia: «Scelta che ci ha permesso di migliore nettamente le nostre cifre a rimbalzo»

Nell’ambiente orogranata questa partita era molto temuta, perché Cantù aveva iniziato bene la stagione ed era un osso veramente duro da affrontare.

E poi c’era da fare i conti col fattore sorpresa, perché tante sono state (e anche in questa giornata il trend è stato confermato) le sorprese in avvio di stagione regolare. Invece l’Umana Reyer Venezia si è dimostrata una grande squadra e ha affrontato Cantù con piglio giusto. Il risultato è che i biancoblù non sono mai scesi in partita e la sfida non ha avuto storia. Buona risposta di Venezia che si è ripresa, dopo un avvio di campionato non al top.

Ma per Walter De Raffaele i motivi di orgoglio e di soddisfazione per questa partita sono altri. «Le nostre sconfitte sono arrivate in maniera diversa l’una dall’altra e volevamo riscattarci - confessa -. Però, nonostante i ko, c’è stata sempre una costante che è stata la fase difensiva. Avevo chiesto ai ragazzi, prima della gara, di dare in primis a noi stessi un segnale della nostra consistenza, sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Posso dire che ci siamo riusciti bene».

«L’aspetto migliore - fa presente - è stato quello che ha portato i giocatori a passarsi la palla, mi è piaciuta la loro voglia di condividere la sfera. Questo posso dire che sono le cose migliori, i ragazzi hanno dimostrato grossa disponibilità e questo mi lascia ben sperare per il prosieguo. Abbiamo messo in campo quintetti molto alti, molto forti, sfruttando la loro poca fisicità, tant’è che spesso avete visto Jeremy Chappell nel ruolo di guardia, scelta che ci ha permesso di migliore nettamente le nostre cifre a rimbalzo».

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