Domaso imbattibile
Il Palio delle Lucie è suo

Successo, nelle previsioni, nell’edizione numero 58 del Palio del Lario al maschile di Omar Poncia e Lino De Lorenzi

Domaso profeta in patria. E addirittura per due volte. Sulle acque di casa oltre al successo, nelle previsioni, nell’edizione numero 58 del Palio del Lario al maschile di Omar Poncia e Lino De Lorenzi, è arrivata la vittoria, a sorpresa, nella quarta volta del femminile, per le domasine Elena Briz e Cristina Cerfoglio. Dopo un anno di stop per la pandemia, ieri mattina è tornata la “grande disfida” delle Lucie. Appuntamento in alto lago, in un golfo di Domaso dal sapore estivo, per le nove imbarcazioni maschili e le quattro femminili, con la presenza anche della sponda lecchese del lago, con la Remiera I Laghèe. Ad organizzare gli Amici della Lucia del presidente Erio Matteri, in collaborazione con il comitato Como/Lecco della federazione italiana sedile fisso del delegato Saverio Vaccani e l’amministrazione comunale. Ad aprire la contesa è toccato al gentil sesso, impegnato sulla distanza dei 500 metri. Le regate preparatorie sono state un monologo per Sabrina Mastalli e Laura Losi per Bellano. Le lecchesi hanno fatto di tutto per vincere anche il Palio, ma hanno dovuto arrendersi, al termine di un avvincente testa a testa, alle padrone di casa Elena Briz e Cristina Cerfoglio. Sugli “spalti” si è scatenata la festa, anche in previsioni di un possibile bis. Terzo posto per Gravedona (De Molli/Personemi) e 4° per Dongo (Ragni/E. Cerfoglio). Alle vincitrici oltre al gonfalone (che resterà nel comune di Domaso sino alla prossima edizione) è stato consegnato il trofeo decennale “Maddy”a ricordo di Maddalena Dominioni, scomparsa a 5 anni nell’aprile del 2018. Duemila i metri per la gara maschile. Una distanza che Poncia/De Lorenzi hanno “bruciato” sulle ali dell’entusiasmo. Costretti al successo dal pronostico, dopo i quattro ori delle regate preparatorie, non si sono lasciati prendere dall’emozione e si sono sistemati al comando delle operazioni, restandoci sino al passaggio sulle boe del traguardo. Poncia ha così intascato il sesto sigillo personale, entrando sempre più nella leggenda dei plurivincitori, non solo domasini. A terra c’è stata la festa bis, per una giornata che resterà nella storia del paese dell’alto lago. Onore a Manuel Cappi e Stefano Ponzini che, per i colori di Lezzeno, hanno provato sino all’ultimo a strappare il primo posto ai padroni di casa, intascando una meritata piazza d’onore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA