E a 65 anni il “doc” va in pensione
«Troppi rischi, non giocherò più»

Dario Di Lorenzo era il cestista in attività più longevo in provincia

Medico a Villa Guardia, in campo per sei decadi sempre con l’Antoniana

Un fisico in salute e tanta passione per il basket. È semplicemente questo l’elisir di lunga vita di Dario Di Lorenzo, che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo alla veneranda età di 65 anni. Era il giocatore in attività più longevo (e per questo più invidiato) della nostra provincia nei campionati della Fip. Nato il 31 gennaio 1952, il “doc” (così soprannominato, perché di professione è medico di famiglia a Villa Guardia dove vive ed è stato consigliere comunale) ha calcato i campi da basket per sei decadi consecutive nelle serie minori.

«Ho iniziato che ero già ragazzotto e abitavo ad Albate - dice - . Con un gruppo di amici della zona andavamo a giocare all’oratorio di Sant’Antonio a Camerlata. Dove poi con loro è nata appunto l’Antoniana. Giocavamo i campionati lì all’aperto e ricordo che ci era capitato di spalare la neve. Di quei giocatori sono rimasto in squadra solo io».

Con il suo caratteristico e mortifero tiro in sospensione, Di Lorenzo vanta un altro record che è quello della fedeltà. «Sì posso dire di aver sempre portato alta la bandiera della società. E mi piace questo ideale di fedeltà. Anche quando per motivi di campionato abbiamo fondato I Comaschi, ma in realtà eravamo una costola dell’Antoniana tant’è che adesso siamo tornati lì. E pure quando ho vinto il posto a Villa Guardia non ho cambiato squadra, anche perché la compagnia è affiatata e dura da tanti anni».

Non andrà più a referto quindi (se non cambia idea...) ma continuerà a bucare la retina del canestro. «Faccio ancora ogni settimana gli allenamenti con la squadra, ma non giocherò più partite. Un po’ per l’età avanzata, qualche acciacco dovuto a una tendinite cronica che fatica a guarire, e direi anche che è meglio evitare i rischi dell’attività agonistica. Però mi tengo in forma con delle belle camminate in montagna: l’ultima volta ho percorso 1.700 metri di dislivello».

Il testimone rimane in famiglia visto che i nuovi “sempreverdi” dei campionati comaschi ora sono Roberto Cantaluppi (1956) e Daniele Peracca (1957), entrambi anch’essi del Basket Antoniana Como.

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