Fascino Cantù, torna anche Lanzi
«Non potevo resistere al richiamo»

L’Acqua San Bernardo riabbraccia lo storico massofisioterapista, figura determinante

Fu tra i primi a lasciare, al termine del semestre iniziale dell’era Gerasimenko, appena terminata la parentesi Bazarevich. E lo fece in silenzio, ricordando solo le cose belle e ringraziando per i tanti anni di onorato servizio. È tra gli ultimi a tornare, al termine dell’estate dei grandi rientri, dal gm Daniele Della Fiori al segretario Luca Rossini.

C’è di nuovo un totem, là sulle ceneri del celeberrimo spogliatoio B del Pianella. E porta il nome di Andrea Lanzi, lo storico massofisioterapista della Pallacanestro Cantù, che ha legato il nome ha tutti i momenti più belli (con qualcuno anche da dimenticare, però) degli ultimi trenta e rotti anni della gloriosa società biancoblù.

Di acqua, dal giorno in cui meditò l’addio, ne è passata sotto i ponti. Ma lui non si è mai staccato dall’ambiente canturino. Un po’ perché uno va sempre dove lo porta il cuore e un po’ perché ai solleciti del genero Andrea Mauri, ad della società, in un modo o nell’altro bisognava pur rispondere.

Stavolta l’ha fatto sul serio: «A furia di sentirmelo chiedere - dice il canturino doc -, e da più parti, ho ceduto. Anche perché, diciamocelo chiaramente, come si fa a dire ancora di no a Cantù? Non sono riuscito a resistere al richiamo»

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