Franchi, donna del motocross
«Addio judo, preferisco il fango»

«Era diventato impossibile praticarle ad alto livello e così ho deciso per il motocross», spiega non senza una punta di rammarico

Gaia Franchi ha dovuto fare una scelta, dolorosa. La figinese (19 anni) è brava nel judo e nel motocross. Due discipline che ha “affiancato” per alcuni anni, tenendo testa in entrambe. L’anno scorso però ha dovuto scegliere e a farne le spese è stato il tatami.

«Era diventato impossibile praticarle ad alto livello e così ho deciso per il motocross», spiega non senza una punta di rammarico. A spingerla verso le due ruote, il 2020 che portava i brividi della partecipazione al campionato mondiale femminile. «Dovevo essere in gara in diverse tappe della competizione iridata -spiega la comasca -.Ma, con quello che è successo con la pandemia, sono stati modificati i calendari. Così sarò al via il prossimo 4 ottobre, solo alla tappa italiana a Mantova».

Il coronavirus ha stravolto i piani di tutti e anche nel motocross non potevano mancare i disagi, con la prolungata quarantena. «Per fortuna ho abbastanza spazio in casa e sono riuscita ad allenarmi comunque tutti i giorni. Fisicamente, facendo esercizi a corpo libero, cyclette e tapis roulant». Messo alle spalle il lockdown, è tornata alle gare nelle ultime due settimane. Il debutto per Franchi è stato nel campionato regionale femminile ad Orbassano, con la figinese che, nonostante due cadute, alla fine è riuscita a salire sul terzo gradino del podio. Sette giorni dopo ecco un altro impegno regionale, questa volta nel campionato maschile, con il nono posto su 40 al via. «Durante la quarantena mi sono allenata moltissimo, ma solo dal punto di vista fisico -confessa Franchi -. Fortunatamente, grazie alla federazione, ho potuto tornare in sella alla mia moto già ad inizio maggio».

Un lavoro intenso, agli ordini di Lorenzo Testa, che ha curato la preparazione fisica. Poi durante gli allenamenti la figinese ha potuto contare sulla “collega” Francesca Nocera che la segue anche nelle gare. «Adesso sono in forma al 100% -dice - e non vedo l’ora di iniziare il campionato italiano e di correre il mondiale femminile ad ottobre». L’iridato era in forse, sul finale della passata stagione, per la mancanza di sponsor (indispensabili nel motocross), ma il problema è stato risolto. «Per questo devo ringraziare il Motoclub Gorlese, per il quale sono tesserata e Stefano Canale: devo a loro se il sogno di partecipare al mondiale è diventato una realtà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA