Ganz e l’eultanza con dedica

La dedica è per il suo migliore amico, il cui nome comincia con quella lettera, che va sempre allo stadio a vederlo, insieme a papà Maurizio

Da quattro gol, SimoneAndrea Ganz esulta in una maniera particolare. Un dito al cielo e l’altra mano tesa in bocca come se se la stesse mordendo. In realtà è una lettera A dell’alfabeto muto, e la dedica è per il suo migliore amico, il cui nome comincia con quella lettera, che va sempre allo stadio a vederlo, insieme a papà Maurizio, ex bomber, alla mamma, alla fidanzata e a un altro gruppetto di fedelissimi. Ganz ha cominciato a esultare in quel modo contro il Novara, si è ripetuto a Brescia, poi con il Lanciano e infine a Latina.

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