Gattuso: «Serve pazienza
Chi non ce l’ha sbaglia»

«L’anno scorso ricevevo insulti e critiche dopo le partite con Carrarese e dopo l’Olbia. Poi abbiamo vinto il campionato»

Così mister Gattuso prima di Como-Benevento

Mister, come avete preparato la partita con il Benevento?

Come tutte le altre, cioè con grande attenzione. Il momento è delicato, veniamo da tre sconfitte e dobbiamo essere lucidi per leggere la situazione. Purtroppo è un momento in cui ci sta girando anche male, agli avversari basta un tiro da 25 metri per fare gol, sono situazioni che possono capitare e del resto che il campionato di B fosse difficile lo sapevamo. Ma dobbiamo essere lucidi. Per fortuna siamo a inizio campionato e non alla fine. Vogliamo riscattarci.

Come si controlla uno come Lapadula?

Si controlla con l’organizzazione difensiva, nell’ultima partita ha fatto tre gol, hanno giocatori importanti, ma non è una novità trovare giocatori forti in questa categoria. Però perso che a noi basti poco per svoltare.

Com’è il morale della squadra?

Il morale? Il bello del calcio è che il morale può cambiare da una partita all’altra. Il morale non è il massimo, ma non ne farei un dramma, abbiamo il tifo, abbiamo tutto per fare bene e affronteremo bene la partita come le abbiamo affrontate tutte.

Il numero dei gol è bassino, in considerazione della qualità degli attaccanti: cosa manca? Ne avete parlato?

Aspettiamo a dare sentenze. L’anno scorso ricevevo insulti e critiche dopo le partite con Carrarese e dopo l’Olbia. Poi abbiamo vinto il campionato. E io non ho ricevuto nessuna scusa. Queste cose fanno male, ma io sono più determinato di prima, se però qualcuno cerca di creare situazioni negative, vi dico che non ce la farà. Non facciamo gol? Giochiamo con due punte, due ali, con un centrocampo di qualità. Per me è questione di tempo. Serve avere pazienza. Se qualcuno non ha pazienza, vorrà dire che aspetterà.

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