Gentile: «Un segreto?
La pasta della nonna»

Si racconta il match winner di casa Vitasnella nella sfida con Avellino: «Non la vedevo da agosto, sono stato a trovarla per lo sformato con le melanzane»

Aveva due desideri. E si sono avverati entrambi. Il primo, tutto professionale, era riscattare al più presto, insieme alla Vitasnella Cantù, l’eliminazione dall’Eurocup. Il secondo, di natura meramente personale, era dare l’assalto allo sformato di pasta e melanzane della nonna.

Poi, per non farsi mancare nulla, lui, Stefano Gentile, ha fatto di più. Mettendo l’ombrellino sul long drink, nella stravinta partita di Avellino contro la Sidigas. Una prestazione monstre (24 punti, 6/7 da due punti e 4/6 da tre) e la conferma che, quando gioca da quelle parti, tutto gira al meglio.

E la storia della cucina della nonna?

«Non la vedevo da agosto, da quando sono arrivato a Cantù. Abbiamo solo rinverdito una tradizione. Già da quando giocava papà e io e Ale andavamo a vederlo, l’impegno era quello di chiamarla per poi farci preparare, a fine partita, il piatto preferito tra quelli della sua lunga lista.

E stavolta ha scelto lo sformato con le melanzane.

Oltre al piacere, è anche il modo migliore per stare tutti insieme. In tranquillità e allegria».

L’intervista completa sull’edizione del quotidiano La Provincia in edicola martedì 25 febbraio 2014.

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