«Gozzano, a noi due»
Gabrielloni è pronto

«Sono contento soprattutto del fatto che ambientarmi è stato semplice, le mie prime due partite sono servite a quello, poi per fortuna è arrivato subito il gol»

Alessandro Gabrielloni, due doppiette in quattro giorni non è roba poi così comune, indipendentemente dall’avversario. E il suo exploit sembra aver portato benefìci a tutti nel Como... «Adesso l’importante però è continuare», dice il ventitreenne attaccante che sembra aver voglia di recuperare il tempo perso nella prima parte della stagione. Sedici gol per lui in campionato l’anno scorso con la Cavese, quest’anno invece, dopo una prima non fortunatissima parte di stagione in C con il Bisceglie, sono proprio quelle con il Como le sue prime reti.

«Sono contento soprattutto del fatto che ambientarmi è stato semplice, le mie prime due partite sono servite a quello, poi per fortuna è arrivato subito il gol. Non che sia un’ossessione, o meglio lo è solo in senso positivo per quanto mi riguarda. Ma è chiaro, per un attaccante la rete è un obiettivo fondamentale». E lui lo ha dimostrato, in una squadra che per tanti motivi faticava a trovare un vero bomber. E a fare gol su azione. «Io non so, prima non c’ero. Però vedo che è un gruppo di ottimi giocatori, anche di ottimi attaccanti. Ho provato sia in partita che in allenamento a giocare con compagni diversi, ed è andata bene con tutti. Mi sembra che la qualità e le alternative davvero non manchino».

E adesso, in vista di questa corsa finale, non mancheranno più probabilmente nemmeno i gol. Suoi - «raggiungere i gol dell’anno scorso mi sembra un po’ impossibile, a meno che non segni doppiette tutte le domeniche», scherza lui – e non solo. Intanto le idee Gabrielloni le ha chiare. «Onestamente non credo che ci sta dietro possa riuscire più a rimontare, ormai vedo un duello tra noi e il Gozzano. E penso anche che molto si deciderà prima della sfida diretta, secondo me sono importantissime queste partite prima di Pasqua. Per cui occhio alla gara con il Casale, noi veniamo da una vittoria larga, inconsciamente si può rischiare di rilassarsi».

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