Hasbrouck: «Pianella posto speciale»

Intervista con il giocatore della Virtus Bologna che aveva però iniziato la stagione a Cantù.

Kenny Hasbrouck, cosa le manca di più di Cantù?

«Il mio è un mestiere da giramondo. Fare il professionista nello sport, oggi significa spesso cambiare ambiente, contatti, legami. Ma il clima che ho respirato a Cantù è stato estremamente piacevole. Città a misura d’uomo, grande storia di basket alle spalle, e quindi anche grande competenza, tifosi “caldi”. È un posto in cui sono stato molto bene».

Dal “garage” del Pianella è tornato all’attico dell’Unipol Arena: sono emozioni diverse oppure il campo resta sempre e solo il campo?

«Il Pianella è un posto speciale, gli Eagles ti caricano, il loro tifo è genuino, rumoroso e appassionato. Ho dimostrato loro il mio impegno, e mi sono sentito riamato. Allo stesso tempo, tornare alla Virtus è stata un’occasione importante. Avevo come un percorso da riprendere, conoscevo la carica dei Forever Boys, la passione della città, e ho pensato che ripartire da qui fosse un disegno del destino che non potevo ignorare. Poi, certo, in campo bisogna essere bravi a trovare l’equilibrio interiore qualunque cosa succeda intorno. Anche se in piazze così appassionate non sempre è semplice.»

L’intervista integrale sulla Provincia di sabato 16 aprile

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