Hockey Como, niente quarti
per Da Rin: va a Pechino

Il coach biancazzurro sarà impegnato alle Paralimpiadi. «Dura ai playoff, ma sono fiducioso»

Coach Massimo Da Rin non sarà sulla panchina dell’Hockey Como nei quarti di finale dei playoff, che iniziano sabato con la trasferta contro il Valdifiemme.

L’allenatore infatti giovedì volerà a Pechino dove guiderà la Nazionale di para ice hockey (con il bregnanese Santino Stillitano a difendere i pali) nel torneo olimpico. «Mi auguro di tornare e di poter ancora andare sulla panchina del Como: vorrebbe dire che siamo arrivati oltre ai quarti - dice, sorridendo, coah Da Rin -. Il proverbio dice che l’appetito vien mangiando e noi proveremo a fare così».

L’obiettivo principale era arrivare, dopo tanti anni, a disputare i playoff ed è stato raggiunto. «Ma non nascondo che sono venuto a Como per vincere e per aprire un progetto -prosegue Da Rin -. Questo campionato è molto equilibrato con le squadre che sono tutte sullo stesso livello, ad eccezione forse dell’Unterland. Con il Valdifiemme ce la giochiamo anche se alla fine potrebbe pesare il fattore campo».

I trentini infatti avranno a disposizione quattro partite su sette nel palazzetto amico. «Il pubblico peserà e come -dice Da Rin -. Nella stagione regolare il Valdifiemme ha avuto una media di 500 spettatori a incontro ma nei playoff arriveranno anche a mille. Per vincere dovremo fare un’impresa».

A favore dei biancoblù si sarà la minor pressione. «I playoff li abbiamo raggiunti e adesso non abbiamo più nulla da perdere - prosegue il coach del Como -. La stagione ha portato delle notizie positive con la squadra che è salita di livello, nel gioco e nella convinzione. Abbiamo avuto degli alti e dei bassi e questo non va bene, ma possiamo migliorare».

Alla base di alcuni stop c’è stata la mancanza di allenamenti. «Sicuramente - conclude Da Rin -, senza dimenticare che la maggior parte dei nostri giocatori non è professionista e lavora. Un handicap notevole nei playoff: purtroppo si giocherà anche di martedì e di giovedì».

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