Il Como ha i numeri fissi
Fra tradizione e il 55 di Borghese

Sinora sono stati “numerati” 29 giocatori.Se si guardano i numeri dall’uno all’undici ne esce una formazione quasi perfetta come ruoli

L’anno scorso non c’era stato il tempo, quando cominciò il campionato la squadra era ancora in pienissima costruzione. Così la novità introdotta in serie D la scorsa stagione come opzione facoltativa, quella dei numeri fissi sulle maglie, non era stata presa in considerazione. Stavolta, certo, c’è stato il dubbio sulla categoria. Ma c’è stato anche il tempo per pensarci. E domenica la squadra si è presentata in campo con la novità sulle spalle: a ognuno il suo numero.

Sinora sono stati “numerati” ventinove giocatori. E la scelta è stata piuttosto tradizionale, tant’è che se si guardano i numeri dall’uno all’undici ne esce una formazione quasi perfetta come ruoli. Per i tre portieri 1, 12 e 22 – rispettivamente Jairo, Bizzi e Guagnetti -, con l’eccezione del 78 del giovane portiere D’Ippolito. Nel gruppo dei presunti possibili titolari spicca solo il 55 di Borghese, in attacco Gabrielloni ha il 9, Gobbi il 18, Montagnoli il 32. Il numero 10 è sulle spalle di Cicconi, capitan Gentile ha il numero 8. Classici 5 e 6 per Anelli e Di Maio, il 2 è di Toninelli, il 3 di Di Jenno, 4 e 7 per Bovolon e Buono, mentre De Nuzzo ha scelto l’11. Fusi si è preso il 21, Loreto il 27. I numeri più alti e più particolari sono quasi tutti dei giovani, il 69 dell’ultimo arrivato, l’attaccante classe 2000 Nicolo’ Più, il 77 di Valsecchi e il 78 di D’Ippolito. Il 13 e il 14 sono di Balconi e Celeghin, e ancora il 17 per Di Tommaso, 24 per Blasi, 27 per Loreto, 29 per Camarlinghi, 44 e 65 per i giovani del gruppo, Ferrari e Simone Buono.n 

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