Il Como in silenzio stampa
Mister e ds parlano alla squadra

Cosa sta succedendo alla squadra? Evidentemente è il momento di chiederselo, senza dichiarazioni di maniera e analisi pubbliche

Tutti in silenzio, pensando solo a lavorare. Il Como ha scelto, perlomeno per la prima parte di questa settimana successiva alla sconfitta con l’Olbia, di non parlare. Di non dare spiegazioni o giustificazioni a quello che è accaduto domenica. Un silenzio stampa di qualche giorno che non è ovviamente polemico nei confronti di stampa e pubblico, ma è da interpretare come momento di riflessione, come passo indietro per fermarsi ad analizzare seriamente e profondamente i motivi che hanno portato a una ricaduta del genere solo due settimane dopo un altro fastidioso ko, quello in casa con la Pistoiese.

Cosa sta succedendo alla squadra? Evidentemente è il momento di chiederselo, senza dichiarazioni di maniera e analisi pubbliche. Ed è la prima volta che dall’inizio della stagione si sceglie il silenzio assoluto. Il che fa pensare che il momento sia ritenuto più complicato del previsto, pur senza esagerare. Perchè da quello che trapela all’esterno viene comunque tenuta in considerazione nelle analisi di questi giorni la buona prova di Arezzo, che è arrivata in mezzo alle due sconfitte casalinghe. Segno che non è tutto così da buttar via, come aveva peraltro dimostrato anche la buona partenza del girone di ritorno. Non c’è clima di disastro totale né di chissà quali ribaltoni. C’è solo la necessità di capire con la massima serenità il perchè di questi alti e bassi. E come evitarli.

Tra lunedì e ieri in casa Como si è parlato e analizzato tanto: le ore successive alla partita con l’Olbia sono state ampiamente dedicate a sviscerare tutti i possibili problemi e a cercare insieme come risolverli. Già lunedì sia mister Marco Banchini che il ds Carlalberto Ludi, oltre ovviamente a confrontarsi a lungo tra di loro, hanno chiamato a colloqui personali singoli alcuni giocatori, presumibilmente i più esperti e rappresentativi. Si è dunque sentita la necessità di capire da ciascuno quale sia ritenuta la causa di questi black out. Un lavoro mentale, di confronto, ritenuto fondamentale in questo momento tanto quanto quello di allenamento sul campo. Ieri mattina c’è stata una riunione di tutto lo staff tecnico, e ieri pomeriggio Banchini ha parlato ancora a tutta la squadra prima di ricominciare gli allenamenti.

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