Il Como scopre Gabrielloni
«Doppietta? Avevo voglia di gol»

Era stato l’ultimo colpo del mercato invernale.«Le prime settimane mi sono servite per ambientarmi»

Una doppietta per ritrovare la sua caratteristica migliore, quella di bomber. Alessandro Gabrielloni al gol è abituato, l’anno scorso con la Cavese ne aveva segnati 17. E male non era andato nemmeno nelle stagioni precedenti, sempre in serie D, otto gol per tre stagioni consecutive. Il Como ha toccato con mano le sue qualità in una delle giornate probabilmente più importanti della stagione: tra le prime quattro in classifica i biancoblù avevano la trasferta teoricamente più insidiosa , e sono gli unici ad aver vinto. Anzi, stravinto.

Annientando il Chieri in una ventina di minuti, e guadagnando punti su tutti. Grazie a un giocatore che fino a un paio di settimane fa per i tifosi era praticamente uno sconosciuto, e fino a pochi giorni fa ancora un po’ un enigma. «Queste prime settimane mi stanno servendo per ambientarmi e per entrare un po’ di più in forma – racconta Gabrielloni, che aveva giocato la prima parte della stagione nel Bisceglie in serie C-, quest’anno non avevo ancora segnato, e fare gol al più presto era certamente il mio obiettivo. Ma non è l’unica cosa che so fare, mi piace anche lavorare per la squadra».

Andreucci ha puntato su di lui dandogli via via più spazio praticamente da subito, è arrivato due giorni prima della partita con la Caronnese ed era già entrato in campo in quell’occasione, all’inizio del secondo tempo. Uno scampolo di gara a Seregno, e la maglia da titolare già domenica scorsa, sempre al fianco di Fusi, contro il Borgosesia.

Non ci ha messo moltissimo a farsi apprezzare. «Mi serve molto il fatto di sentire la fiducia, che del resto il Como mi ha già dimostrato scegliendomi. Mi viene data la possibilità di giocare in una rosa che è molto competitiva e valida, perchè le alternative non mancano. La condizione dunque è veramente stimolante. I due gol di Chieri? A me piace giocare così, attaccare la profondità, sfruttare gli spazi. Sono felicissimo per questa doppietta, che dedico alla mia famiglia e anche un po’ a me, perchè dopo tanto tempo me la meritavo...».

E con Fusi è forse nata una nuova coppia gol? «Ci siamo trovati bene in queste due partite, sì. In generale, a me piace giocare a due punte, fare anche da sponda. L’importante è essere utile agli equilibri della squadra». Nulla, però, è più utile dei gol. Soprattutto in una giornata come quest’ultima, «in cui onestamente non ci aspettavamo un passo falso di tutte le altre concorrenti dirette. Diciamo che con questa giornata abbiamo recuperato quello che invece avevamo perso noi con la sconfitta di Seregno».

E che significato riveste ora la partita di domenica con l’ultima in classifica e l’opportunità per la prima volta di passare da soli in testa? «Più che mai ora è una partita-trappola. Come tutte quelle che sulla carta sembrano particolarmente facili. E invece no, anche perchè il Castellazzo in quest’ultimo turno ha pareggiato con la Pro Sesto, una delle più forti del campionato. Per cui attenzione, tutto sta nel prepararsi con la massima concentrazione. Da parte mia, sono qui per vincere il campionato, visto che ancora non ci sono mai riuscito. E per provare a fare tutti i gol che serviranno».

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