Il Como vuol fare pace
con la parola vittoria

Dopo due sconfitte e un pareggio, e dopo due trasferte di fila, azzurri in casa (18.30) contro l’Arezzo

L’occasione sembra favorevole. Dopo tre giornate in cui si è raccolto un solo punto, quella di stasera contro l’Arezzo è l’occasione buona per tornare a una vittoria che si merita. Perchè nelle ultime tre partite il campo non ha detto quello che invece dice la classifica, non c’è stata una sola prestazione davvero negativa, anzi. Dal campo del Sinigaglia il Como l’ultima volta se ne è uscito tra gli applausi e con il rammarico per aver tenuto testa al Monza sin oltre il novantesimo, sicuramente per la capolista è stato per il momento l’avversario più duro da sconfiggere.

Una botta sì, ma non tale da togliere alla squadra di Banchini la consapevolezza delle proprie capacità. Che nemmeno la sconfitta di Renate, arrivata anch’essa dopo una gara che avrebbe potuto e dovuto finire diversamente, ha intaccato. La riprova si è avuta a Pistoia, con la reazione al gol dei padroni di casa. Il Como è vivissimo, è super concentrato, e stasera ha un’ulteriore grande occasione per dimostrarlo.

Marco Banchini non sottovaluta il suo avversario - «conosco mister Di Donato, lavora bene e ha a disposizione una buona squadra» -, sa che l’Arezzo è in un momento di difficoltà particolare e che questa gara per i toscani significa molto. Ma è stato molto chiaro sul fatto che il Como non ha certamente meno motivazioni, anzi. «Ritroviamo il nostro stadio e il calore del nostro pubblico, che anche a Pistoia ci è stato vicino, e per noi questa è una spinta fondamentale. Il nostro lavoro procede bene, abbiamo anche la possibilità che forse non tutti hanno di poter attingere a una rosa che ci consente tutte alternative all’altezza, non abbiamo nulla da temere».

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