Il doppio omaggio degli Eagles
A Marson e alla leggenda Cantù

“La nostra Storia può continuare... Grazie Davide” è il testo dello striscione. E aleggia lo spettro di Dmitry

Doveva essere una partita per chi si giocava l’accesso ai playoff contro chi era in cerca di salvezza. In mezzo invece è successo di tutto, storie che si intrecciano e trame infinite. Colpi di scena che neanche Agatha Christie e un ritorno in pompa magna per Gerasimenko, per ora pare frenato, che ha aggiunto pepe a una partita che di per sé offriva solo una rivalità tra tifosi.

Ci sarebbe anche un morto, per rimanere in tema giallo, anzi due. Le speranze di Torino di salvarsi, sempre più ridotte dopo anche il presunto forfait di Dmitry e soprattutto il basket italiano, che ha vissuto forse la sua stagione più nera, con tantissimi problemi fuori dal campo che hanno avuto pieghe tragicomiche e che vede più di una piazza a rischio. L’Auxilium Torino ha intanto deciso ieri di impugnare la delibera dell’assemblea della Lega basket di serie A per la presenza nella compagine azionaria dell’imprenditore russo Gerasimenko. Lo ha ufficializzato la società torinese, con una nota. Il club torinese, che martedì incontrerà la sindaca di Torino Chiara Appendino, conferma «che sono proseguiti i contatti con potenziali investitori».

Perlomeno a inizio partita, sebbene l’argomento Gerasimenko, fosse uno dei più dibattuti, i tifosi si sono più concentrati su Cantù. Da un lato la voglia di dire grazie a chi, in questi mesi, si è speso più di ogni altro per far continuare la favola Cantù, e dall’altro il ribadire proprio questa storia. Tutti i trofei, quelli appesi al Pianella da tanti anni, esposti dagli Eagles, e uno striscione “La nostra Storia può continuare... Grazie Davide”.

Si ringrazia Marson quindi, il nuovo presidente in pectore e si prova a non voltarsi più indietro dopo anni abbastanza difficile e, forse, dove ci si è capiti poco. Con lui, in prima fila sempre un carichissimo Antonio Biella, altra grande anima della nuova Cantù. Insomma, canturinità, ma non solo, il legame col territorio passa anche attraverso Como, e allora uno striscione anche per i lariani, vincitori del campionato di serie D con il record di punti e che tornano così tra i professionisti. “Per chi ci ha sempre creduto” dice lo striscione, un leit-motiv che è sempre attuale anche da queste parti. n 

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