Il play Bloise (ex Cantù) in B
Primo acquisto del Basket Lecco

Il giocatore di Erba è reduce da una grande stagione a San Vendemiano

Il primo tassello del Basket Lecco 2019-2020 ha il volto di Giacomo Bloise, playmaker (classe ’90) cresciuto nel settore giovanile della Pallacanestro Cantù.

Protagonista assoluto tra le fila di San Vendemiano nella scorsa stagione (13,5 punti, 4,4 assist e 3,7 rimbalzi in regular season), Bloise ha alle spalle altri cinque campionati di serie B e due di Dna, oltre a 9 presenze in serie A con Cantù.

La sua carriera tra i grandi parte nel 2010-2011 con la canotta di Omegna in Dna, dove totalizza 8’ di media in 17 presenze. L’anno successivo passa a Fossombrone in serie B: 13,3 punti in 28’ di impiego medio. Nel 2012-2013 è sempre in B a Montecatini, dove segna 12,1 punti durante la regular season e si qualifica al primo turno playoff. Poi un’altra avventura in Dna, a Biella: segna 5,7 punti e gioca 20’ di media in stagione regolare qualificandosi ai playoff.

Nel 2015-2016 è nostro avversario con la canotta di Bergamo in serie B: 8,3 punti a partita durante la regular season e 5,9 punti nei playoff fino alla finalissima persa con Udine. L’anno successivo Bloise passa nel girone A, a Firenze, dove torna a segnare in doppia cifra (12 punti di media) e gioca nuovamente i playoff (6 punti di media).

Nel 2017-2018 indossa la casacca della Robur Varese, sempre nel girone A di serie B, aumentando il suo score: 17,7 punti durante la regular season e 14,5 durante i playout. L’anno scorso ancora avversario con la canotta di San Vendemiano: 37% da tre punti, 40% da due e 80% ai liberi.

Ecco le sue prime parole da neobluceleste: «Conosco bene la realtà di Lecco e so che ambiente troverò. Sono il primo acquisto e di conseguenza mi fa molto piacere che si inizi da me, è stimolante: cercheremo di fare campionato un importante e dare del nostro meglio. Personalmente conosco bene la serie B, oltre ad aver calcato parquet di serie A: sono un giocatore da sempre abituato a essere leader in campo, per capire al meglio le situazioni e aiutare i giovani. Tanta concretezza e leadership: il coach mi ha chiamato proprio per questo. Dal punto di vista tecnico, la mia arma principale è a livello offensivo, specialmente col tiro da tre punti. Se c’è da prendersi la responsabilità nei momenti di difficoltà faccio sempre un passo in avanti».

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