Johnson: «A Cantù sto bene
Potrei anche restare»

L’intervista al giocatore arrivato dalla Russia: «Peccato non aver lottato fino alla fine per un obiettivo importante»

«Felice» per essere rimasto in A1. Un po’ meno, forse, per non aver ottenuto quei playoff che al suo arrivo a Cantù dalla terra di Russia parevano essere l’obiettivo non dichiarato, ma ben presente per la sua Acqua Vitasnella.

JaJuan Johnson sorride quando parla della sua esperienza italiana. Lo fa con lo spirito di chi avrebbe anche potuto aspirare a qualcosa di più d’una salvezza a tre gare dalla fine del campionato, ma con la consapevolezza che non sempre è facile trovare «la giusta chimica» a stagione in corso.

«Non ho rimpianti», afferma. «Sono soddisfatto – continua - di aver scelto di venire in Italia e sono felice per essermi accasato a Cantù. Peccato per non aver lottato fino alla fine per un obiettivo importante. Aver raggiunto la salvezza è comunque un risultato da considerare e di cui essere felici».

Difficile dire quale sarà il suo futuro canturino. «Non lo so. A Cantù mi sono trovato bene, sono stato accolto da persone che si sono dimostrate molto disponibili e credo che il clima sia davvero sereno attorno alla squadra. Mi sono trovato bene con tutti, sia con il team sia con lo staff. Sono assolutamente aperto alla possibilità di giocare qui anche il prossimo anno. Vedremo cosa vorrà fare la società. Ne parlerà col mio agente. A quel punto tutto sarà più chiaro».

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