La rinascita di Busato
«Vinta la gara e la paura»

Ginnastica- Dopo un grave infortunio la comasca ha vinto il titolo tricolore

«Ha vinto la gara contro se stessa e le sue paure. E questo era più importante del titolo tricolore». A parlare è Laura Rizzoli, allenatrice di Sofia Busato, a commento del successo nel volteggio ai campionati italiani, della ginnasta comasca (17 anni).

«L’anno scorso nelle prove per gli Europei di Cluji, aveva “spaccato” il crociato di un ginocchio, mentre eseguiva il doppio salto - prosegue la tecnica della Polisportiva Fino -. Non era semplice ripresentarsi in gara e proporre, per due volte in due giorni, proprio quell’esercizio:fuori buca e non come aveva provato, tantissime volte, in allenamento. Sofia ha dovuto vincere soprattutto le sue paure e ci è riuscita perfettamente».

È la stessa ginnasta a confessare che l’oro di Riccione, è importante, anche per guardare il futuro, con maggior serenità. «Dopo il rientro soft nell’ultima gara di serie A, i tricolori erano per me la prova del nove - spiega Busato -. Dopo mesi e mesi di palestra, per ritornare all’agonismo, mi sono ritrovata in gara, con il pubblico e l’attrezzo davanti a me».

Due salti in qualificazione ed altrettanti in finale, per vincere il titolo e scacciare le paure. «Ho avuto un paio di imperfezioni, ma nel complesso sono soddisfatta e, soprattutto felice per essere diventata campionessa italiana», aggiunge la ginnasta comasca.

La pedana di Riccione è stato il punto d’arrivo di un lavoro, durato un anno. «Non è stato affatto semplice riprendere - dice l’allenatrice Rizzoli -. È stato un lavoro molto complicato, che ha visto anche dei momenti di scoraggiamento. Ho dovuto concentrarmi anche sulla “testa” di Sofia. Ogni volta che si presentava davanti al volteggio, il suo pensiero finiva sull’uscita, con il ricordo doloroso di Cluji e della rottura del crociato».

Soddisfatto anche Enrico Casella, responsabile delle nazionali femminili. «Sofia è finalmente tornata, dopo il tunnel dell’infortunio -spiega -.Un infortunio, tra l’altro, affatto banale per una “saltatrice”. A Riccione ha fatto bene ma ha dei margini di miglioramento».

Casella lascia aperta la porta per gli Europei. «Perché no? -dice -. In questi giorni farò le mie valutazioni e terrò in considerazione la comasca, anche se è ancora indietro con gli altri attrezzi. L’importante è averla recuperata». Una chiamata per Glasgow sarebbe il top per Busato.

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