La scomparsa di Dominissini
Lettera dei tifosi alla famiglia

Un gruppo di tifosi del Como, cioè i Panthers hanno mandato una lettera alla famiglia di Dominissini per testimoniare il dolore della tifoseria azzurra per la scomparsa dell’allenatore friulano che portò il Como dalla serie alla serie B. Del resto il gruppo storico della tifoseria comasca, nato nel 1975, era stato protagonista di un curioso siparietto nel 2000. Dominissini era stato scelto per chiudere la stagione al posto di Marini.

Ma Preziosi, convinto della soluzione interna dal ds Giorgio Vitali, certo non aveva in animo di confermare il giovane tecnico per l’anno successivo. Sino a lì si era affidato ad allenatori di esperienza oppure emergenti come Beretta, De Vecchi, Trainini e per i suoi progetti ambiziosi era logico aspettarsi un altro arrivo pesante. Tanto è vero che cominciò a circolare la voce di Cadregari, l’allenatore-istrione della C che si portava dietro il peccato originale di essere stato allenatore del Lecco.

Intanto Dominissini cominciava a fare risultati e piaceva la sua figura mai sopra le righe. Così ecco che a Como-Reggiana, i Panthers nel loro settore stesero lo striscione “Non si mette una cadrega su una panca”. Era un momento di grande sintonia tra i tifosi e Preziosi e dunque non se ne fece più nulla. Quello striscione qualche tempo dopo fu donato allo stesso Dominissini

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