La storia dei Panthers
Da 45 anni con il Como

Un gruppo di tifosi nato nel 1975 e composto sempre dalle stesse perone. La storia e le foto sul giornale di oggi.

Una lunga storia. Una lunga storia azzurra. Quello striscione “Panthers” appeso in curva, è quello di un gruppo di tifosi speciale. Quello di un sodalizio che segue il Como da 45 anni. Un piccolo record. Perché è vero che in Italia ci sono gruppi di tifosi più vecchi, tipo i Boys dell’Inter, gli Ultras Granata del Torino quelli della Sampdoria, tutti del 1969, ma si tratta di realtà che hanno in qualche caso vissuto un rinnovo generazionale. Se, invece, vi arrampicate sino ai gradoni in alto a sinistra della Curva Como, sotto gli stendardi a due aste che segnalano la loro posizione (sempre quella da anni) troverete gli stessi personaggi che fondarono i Panthers nel 1975.

Qualcuno con i capelli bianchi, ormai tra i 50 e i 60 anni. Ma sempre al seguito del Como. Adeguandosi alle regole, senza più fumogeni, con gli striscioni nel nuovo materiale ignifugo consentito dalle leggi di oggi, ma con lo stesso simbolo della pantera.

«Tutto cominciò l’estate del 1975 - racconta uno dei fondatori, Claudio Tettamanti -. Dopo il famoso Como-Verona della promozione in A. Pensammo che ormai eravamo pronti per una curva colorata da striscioni come capitava da qualche anno da altre parti. Scegliemmo il nome Panthers, perché ci pareva bello, aggressivo. Prima volta dello striscione fu a Como-Juve in serie A, il 2-2 della parolaccia di Correnti, il nostro idolo». La storia e le foto sul giornale di oggi.

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