L’allenatore del Gozzano
«Non temo “Golia” Como»

Mister Gaburro commenta la “papera” del portiere dell’Inveruno per poi parlare dello scontro diretto

«Finita la dura battaglia di Carate sto rientrando in auto quando decido di mettere sotto carica il cellulare. Si era spento durante la partita e al termine non lo avevo nemmeno guardato. Appena tornato in vita é tempestato di messaggi relativi a quello che viene definito lo “scandaloso gol del Como”. Clicco sui vari link Facebook e la vedo: una colossale papera del portiere dell’Inveruno. Impreco. La riguardo. Assurdo».

Le parole sono di Marco Gaburro, allenatore del Gozzano. Parole che il tecnico della capolista ha scritto sul suo blog. Un significativo intervento dal titolo “La cultura del sospetto non mi appartiene”. Un bel modo per allontanare ogni illazione sulla papera del portiere Frattini. Dopo che fra l’altro giovedì sera proprio sulla pagina facebook del Gozzano era comparsa l’immagine di quell’episodio, accompagnato da qualche commento. «Si tratta dello stesso portiere che ha fatto parate su parate in tutta la gara. Cosa gli sarà mai passato per la testa? Questo è il calcio, a volte capita a te, a volte a me. In certe gare tiri in porta cento volte e non segni, in altre segni senza nemmeno tirare. È pericoloso pensare male. E non mi interessa farlo. Io non credo mai alla malafede, né degli arbitri, né delle società, tantomeno dei calciatori. Credo nella casualità e nei valori».

Insomma, Gaburro respinge pubblicamente ogni tipo di pensiero sospettoso. Anzi, se la prende forse di più con la sua squadra. «Le palle per vincere la partita e rendere “inutile” la papera al 92’ del portiere dell’Inveruno le abbiamo avute. Potevamo essere più precisi. O fortunati. La cultura del sospetto non mi appartiene, mi dispiace deludere chi mi ha messaggiato nel post partita. Penso che appartenga ai deboli. O agli insicuri. Se iniziassi a pensare male, cambierei lavoro. E così dovrebbero fare tutti coloro che seguono le vicende calcistiche con la puzza costantemente sotto al naso».

In quanto al Como, che definisce “Golia” contro il suo “Davide” Gozzano, fa capire di non temerlo. «Lo scontro diretto sarà tra due partite e qualsiasi combinazione di risultati possa proporre la prossima, interlocutoria giornata, sarà pesantissimo in chiave promozione. Io non vedo l’ora che arrivi, senza tanti sospetti o fantasmi. Non temo il Como e tanto meno arbitraggi o aiuti fantomatici. Credo che sarà una partita di calcio e che vincerà il più forte. Io non sospetto, lavoro. La mia squadra non sospetta, gioca. Lasciamo agli altri l’illusione di poterci raggiungere».

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