Le Bocce Teamwork Project
«Programma per migliorare»

Il nuovo contenitore di programmi tecnici e atletici studiato dalla società cestistica erbese per i giocatori e gli allenatori del settore giovanile.

Dalla necessità di compiere un salto di qualità tecnica all’interno della propria struttura nasce “Le Bocce Teamwork Project”, il nuovo contenitore di programmi tecnici e atletici studiato dalla società cestistica erbese per i giocatori e gli allenatori del settore giovanile.

Un programma che è comunque partito da lontano e sta vivendo il suo compimento in questo periodo di stop apparente. «Abbiamo voluto mettere un cappello e un nome a tutto il lavoro tecnico e atletico di team che già svolgiamo da inizio stagione. È un progetto che vuole migliorare ancora di più quello che facciamo, per la crescita sia dei giocatori che degli allenatori. Mettendo in primo piano l’individuo, la responsabilizzazione, con l’obiettivo finale di creare dei giocatori per la prima squadra», afferma Sergio Del Vecchio, che insieme a Filippo Cammarotta dirige dall’inizio della stagione il settore giovanile granata della Pallacanestro Le Bocce Erba.

«L’iniziativa è partita lo scorso agosto - spiega Del Vecchio - ma con l’attività ferma, e avendo fin da subito attivato degli allenamenti online, abbiamo voluto dare una connotazione a questo contesto. Gli allenamenti non sono pubblici bensì interni ai gruppi. Ogni squadra si collega con l’allenatore e il preparatore e lavora tre volte la settimana. Come se fossimo in palestra. I ragazzi sono entusiasti e partecipano sempre. Siamo riusciti a tenerli legati alla società, e la cosa bella è che fanno l’allenamento in condivisione, quasi come fosse quello in palestra».

Quanto alle riunioni tecniche degli allenatori, «si svolgono con dei relatori interni tra lo staff della società, ma anche con la partecipazione di figure esterne - continua Del Vecchio -. Martedì prossimo Mauro Tagliabue, allenatore della C Silver, parlerà ai nostri tecnici del contropiede della prima squadra».

«Tutto ciò - chiosa il responsabile - affinché questo lavoro, sebbene diverso, possa trovare continuità sul campo quando sarà il momento di riprendere l’attività in palestra».

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