Lega Pro in attesa
del parere della Figc

La discussione è accesissima in serie C sul discorso promozioni e retrocessioni

Finirà davvero così? Certo, per il Como la probabilità di tornare in campo in questa stagione è praticamente nulla. Ma la discussione è accesissima in serie C sul discorso promozioni e retrocessioni. E sinchè il Consiglio federale non si esprimerà il dibattito resterà intenso, visto che diverse squadre caldeggiano la possibilità di giocare almeno i playoff. Considerati addirittura da qualcuno come l’opportunità di un test dei protocolli sanitari che potrebbero restare in vigore anche per poter iniziare la prossima stagione.

Detto che non c’è certezza nemmeno sul fatto che le squadre che andranno in B siano quattro, visto che i criteri proposti dalla serie C devono congegnarsi con quelli delle altre leghe, resta comunque votata dalla maggioranza l’idea del merito sportivo, che premierebbe il Carpi. Ipotesi contestatissima dalle altre pretendenti alla B, come Bari, Reggiana, Padova e non solo. Del resto, obietta Ghirelli, «se solo le squadre che possono teoricamente partecipare ai playoff avessero votato compatte, avrebbero avuto la maggioranza». Invece l’ipotesi è stata votata solo da diciassette club, che sono comunque quasi un terzo del totale. C’è chi però, come Reggiana e Bari, obietta sul fatto che il confronto della media punti non abbia valore poiché il numero di gare giocate è diverso. E’ intervenuto anche qualche esperto di diritto sportivo, come l’avvocato Eduardo Chiacchio, «trovo molto difficile che la Figc possa ratificare una decisione come questa, l’unica soluzione sono i playoff». L’avvocato Cesare Di Cintio invece sostiene che «quanto fatto in C potrebbe accadere anche in altre categorie, vedremo se in B ci saranno provvedimenti diversi. Vorrei ricordare che la Lega Nazionale dilettanti ha un peso nella decisione finale». Perchè c’è anche questo capitolo, quello delle retrocessioni che la C ha detto di voler bloccare, insieme ai ripescaggi dalla serie D. E su questo tema, Ghirelli ha spiegato che «è la scelta che crea meno contenziosi, perchè per le promozioni ci sono vantaggi netti, ma in coda no».

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