Libertas a Casnate
per puntare in alto

Ma senza main sponsor ci sarà un piano B, puntando sui giovani o con collaborazioni con grandi società

«Cantù non è solo basket». Ambrogio Molteni, da 37 anni presidente della Pool Libertas, lancia la sfida a una stagione 2019-2020 di grandi cambiamenti. L’A2, un unico girone al posto dei due fin qui vissuti, rappresenterà la vera e propria cadetteria della SuperLega, un torneo ancor più prestigioso di quello da sei anni giocato consecutivamente dalla sua squadra che, visti i risultati raccolti quest’anno, non farà altro che esaltare «la grossa passione per il volley, che peraltro vogliamo sviluppare», percepita nella Città del Mobile.

Il trasferimento forzato a Casnate con Bernate – lo storico Parini, infatti, sarà oggetto di una pesante opera di ristrutturazione, non sarà un freno alla voglia di partecipazione del pubblico, bensì un ulteriore stimolo: «Per le partite del prossimo anno avremo a disposizione il PalaSampietro, un bellissimo impianto da quasi 2000 posti usato finora solo dal basket. Questa opportunità penso che potrà essere un altro tassello per un’ulteriore crescita e promozione di questo straordinario sport».

La volontà della società, inutile nasconderselo, è quella di provare almeno a replicare il grande finale di stagione chiuso con la semifinale playoff di Bergamo, un passaggio importante considerata la differenza di potenziale economico tra Cantù e le altre società che popolano la Serie A2.

Ma in assenza di un marchio che voglia legare il suo nome alla pallavolo maschile canturina, ci sarà una seconda strada da battere: «Valuteremo il da farsi in due direzioni: una che porterebbe a una joint con una squadra di SuperLega, l’altra che consisterebbe nel costruire una squadra sempre giovane e di prospettiva per il medio periodo», chiude Molteni.

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