Libertas, tanti sedi per allenarsi
Ma per giocare ancora non si sa

Sul campionato di Cantù incombe l’enigma PalaFrancescucci

Nemmeno il tempo di pensare alla partita di sabato contro Brugherio e già oggi si torna a giocare, seppur a campi invertiti, contro la Gamma Chimica.

Ma in questo momento la testa della società è occupata da un altro pensiero, che va oltre alle questioni di campo. La Libertas, infatti, si trova a dover affrontare anche la grana PalaFrancescucci. Accreditato di 1.840 posti a sedere, il palazzetto di Casnate convenzionato col Comune di Como non ha ancora ottenuto la necessaria omologazione.

L’iscrizione all’A2, però, impone a Cantù la disponibilità di un impianto per almeno un migliaio di persone. I tempi per trovare una soluzione sono strettissimi: benché la speranza sia la certificazione ufficiale sul fil di lana, la seconda ipotesi potrebbe essere una richiesta di deroga fino al completamento dell’iter. Terza, ma più complessa, la ricerca di una sede alternativa. Le acque, insomma, sono agitate. La Libertas sta cercando di affrontarle, benché il pallino relativo all’omologazione non sia in mano alla società, ma ai due enti territoriali.

Intanto, il successo per 4-1 raccolto dalla Pool Libertas a Casnate con Bernate vale sì per la statistica, ma non oltre: «Nelle amichevoli, il risultato non conta nulla», commenta Massimo Redaelli, vice allenatore dei canturini. Se i numeri lasciano il tempo che trovano, gli allenamenti congiunti servono però per «trovare alcuni automatismi, alcune affinità, soprattutto in una squadra che è cambiata parecchio» come Cantù. Ecco perché dopo i due pareggi (2-2) entrambi colti contro Reggio Emilia e lo stop imposto dalla Tipiesse Agnelli Bergamo, la prima vittoria del precampionato, ancorché contro una squadra di serie A3, qualche indicazione positiva l’ha comunque data.

«Anche con Bergamo, almeno fino a un certo punto, siamo girati bene. Loro, però, sono una squadra più quadrata, più solida. In più, hanno iniziato la preparazione una ventina di giorni prima di noi», continua. In giro per la Brianza ad allenarsi (ieri, per esempio, la Libertas s’è allenata a Gongorzola; come si sa, questa prima fase si svolge sì a Casnate, ma anche a Monza e, appunto, in altre strutture brianzole), la squadra di coach Battocchio sta «aggiustando alcune cose»: «Il lavoro che si sta facendo sta pagando», prosegue Redaelli, che nelle ultime uscite evidenzia fattori come «buone difese, grande mobilità nelle coperture d’attacco e buone battute sia su palle spinte sia con le float» in grado di dare una marcia in più nei momenti difficili.

Certo, di passi da fare ce ne sono ancora tanti. Le tre settimane che separano dall’inizio del campionato , in questo senso, serviranno molto per migliorare ciò che ancora non gira a dovere. «Dobbiamo stare un po’ più attenti, e ci stiamo lavorando, sulle palle giocate a muro», consapevolezza che si sposa con la volontà di allenarsi in piena serenità per «cercare di capire come migliorare e consolidare le certezze che già ci sono».

L’impegno in allenamento, alla fine, sarà la molla su cui puntare per essere subito all’altezza delle contendenti: «Quello che conta di più è il lavoro e quelle piccole cose tecniche al di qua della rete»..

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