Lo stop al volley di B
«Poteva essere più lungo»

«Avrei fatto anche tre giornate di stop». All’indomani della decisione della Fipav coach Gilles Reali riflette su un provvedimento

«Avrei fatto anche tre giornate di stop». All’indomani della decisione della Fipav di rinviare le prossime due giornate dei campionati di serie B, coach Gilles Reali riflette su un provvedimento che, visto il momento storico che sta attraversando il Paese nel suo complesso avrebbe anche potuto essere più lungo. «Meglio di niente», commenta l’allenatore della ClericiAuto che, unica formazione comasca di pallavolo iscritta alla serie B di pallavolo, avrà dunque tempo fino al prossimo 29 gennaio per riprendere la forma in vista del primo match ufficiale del 2022

Il ritorno in campo coinciderà con un derby d’alta classifica, giacché il calendario metterà la Pallavolo Cabiate di fronte alla trasferta di Mandello del Lario contro la Cartiera dell’Adda, formazione attualmente al quarto posto con 23 punti e a -2 proprio dalla ClericiAuto, seconda a 25 lunghezze. «Riprenderemo, pertanto, con il big match di Mandello», sorride Reali, che nei giorni scorsi aveva registrato alcuni contagi all’interno del suo gruppo-squadra e, pertanto, avrà tempo due settimane piene per riportare in asse il suo organico. La Federazione – si legge nella nota ufficiale diffusa - ha stabilito che di qui a fine mese «saranno sospese le amichevoli e l’attività torneistica, mentre le società potranno continuare ad allenarsi regolarmente, sempre nel rispetto dei protocolli federali vigenti». A oggi sono addirittura 161 (di cui 149 nella sola ultima giornata) i match da recuperare nei campionati di B.

Dopo lo stop a tutti i campionati di volley a eccezione di Superlega, A1 e A2, il volley femminile comasco di serie C fa le sue valutazioni circa il provvedimento di sospensione dei tornei imposto dalla Fipav.

«La sospensione – dice Mirko Parigi, allenatore della Novavision Arosio – è frutto delle decisioni delle società, che hanno il polso della reale situazione odierna. Lo stop potrà servire per riprendere la condizione: sarà come a inizio stagione, perché alla ripresa sarà come iniziare un nuovo campionato».

Fermare le partite ufficiali, al netto degli eventuali contagi interni che peraltro sono il primo spauracchio delle squadre, non significa bloccare l’attività, bensì modificarla al fine di farsi trovare pronti alla ripresa delle ostilità: «Abbiamo aumentato le sedute di pesi per sperare di farci trovare nella condizione migliore possibile alla ripresa del campionato. In questo momento, del resto, non possiamo altro che stare alla finestra per capire cosa decideranno di farci fare», sottolinea Lorenzo Prina, allenatore dei Cacciatori delle Alpi di San Fermo della Battaglia.

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