Ludi e il nuovo stop
«Poi sarà impegnativo»

«Sarà fondamentale evitare gli infortuni e portare tutti i giocatori a un livello di condizione ottimale perché ci sarà bisogno di tutta la rosa»

Il direttore sportivo del Como Carlalberto Ludi non nasconde le difficoltà legate alla gestione di tante partite da disputare in così poco tempo, anche se non vede scogli insormontabili: «Il problema è di tutti, non solo del Como. Le squadre di serie C sono poco abituate a giocare così tanto in pochi giorni, sarà importante quindi gestire i carichi di lavoro e il ricarico psicologico per la partita successiva: sarà fondamentale evitare gli infortuni e portare tutti i giocatori a un livello di condizione ottimale perché, con ogni probabilità, ci sarà bisogno di tutta la rosa». Ha senso giocare l’11 e non l’8? «Sì – chiude il ds del Como – perché l’ordinanza è valida fino all’8. Poi vogliamo pensare che questa fase critica si chiuderà e che si tornerà finalmente in campo. Tutta questa situazione ha una logica: non stiamo parlando strettamente di calcio, ma di sanità. Di conseguenza, la salute pubblica va tutelata anche con misure straordinarie».

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