L’ultimo saluto a Vecchi
tra le lacrime di Buffon

Ieri mattina a Fellegara di Scandiano, in provincia di Reggio, si sono svolti i funerali del grande portiere, che giocò nel Como dal 1976, per cinque anni

Palloncini rossi e neri, lasciati volare in cielo, mentre la commozione si scioglieva in un applauso. L’ultimo addio a William (Villiam all’anagrafe, ndr) Vecchi, portiere del Milan e poi del Como per cinque anni, dal 1976, tra i protagonisti del salto dalla C alla serie A, ha riunito un centinaio di persone nella chiesa di Fellegara, a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia.

In prima fila il grande Gigi Buffon con le lacrime agli occhi, con l’ex giocatore della Reggina Gege Sgarbossa e gli ex granata Luciano Foschi e Sergio D’Agostino. Giovedì, in camera ardente, era arrivato Carlo Ancelotti, l’amico di una vita, nel cui staff Vecchi aveva lavorato in qualità di preparatore dei portieri.

Scomparso all’età di 73 anni all’ospedale di Santa Maria Nuova a Reggio Emilia, dopo aver difeso anche la porta di Cagliari e Spal, Vecchi aveva formato i portieri dei rossoneri, della Juve e del Real Madrid. A Como il talento di William non è mai stato dimenticato, né il suo personalissimo modo di essere in campo. I tifosi di quei mitici anni della cavalcata in serie A evocano ancora la sua maglia di colore grigio.

«E qui vale la pena di ricordare, ai più giovani - come ha scritto Francesco Angelini in un ricordo del campione (con il Milan vinse tutto) -, che la cifra cromatica degli estremi difensori era il “nero”, quasi per tutti. L’eccezione poteva essere un verde smeraldo (il giallo sarebbe arrivato più tardi) o, appunto, il grigio come quello del numero uno del Como. Una maglia, quella di Vecchi, poi finita chissà perché ad Angelo Massola che la indossava mentre allenava i ragazzi del settore giovanile». (Si ringrazia la Gazzetta di Reggio per la fotografia).

© Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA