Maiuri modello per la Fifa
«Il Como mi ha dato i valori»

L’ex azzurro (anni 90) ha imposto ai suoi giocatori del Portici di far segnare gli avversari per risarcimento dopo un gol con avversario a terra

Una telefonata di complimenti da parte del presidente della Fifa, la ribalta dei media nazionali. Cose che non capitano tutti i giorni, soprattutto a un allenatore di serie D. Invece è successo. A Vincenzo Maiuri, ex giocatore del Como, che oggi ha 48 anni, e fino a qualche giorno fa era l’allenatore del Portici, stessa categoria del Como, nel girone I. La vicenda la racconta lui stesso, ed è un racconto pieno di sensazioni anche amare. Ma più volte Maiuri, Enzo per tutti gli amici, tiene a ricordare che «quello che sono, professionalmente e umanamente, lo devo soprattutto al Como. A quello che ho imparato lì, ai valori che mi sono stati insegnati con quella maglia con cui sono diventato grande. A un allenatore come Massola che dagli Esordienti mi ha portato alla prima squadra, a un ambiente di persone professionalmente preparatissime ma eccezionali dal punto di vista umano. Con cui si imparava calcio ad altissimi livelli, ma prima di tutto ci veniva insegnato come comportarci, con lealtà e correttezza». Come ha fatto qualche giorno fa. Quando ha imposto ai suoi giocatori del Portici di regalare un gol alla Nocerina per rimediare a un gol segnato con un giocatore a terra avversario. Ne è nato una polemica che ha portato alle sue dimissioni. Ma resta il grande gesto.

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