Manzi, medaglia virtuale
Al Valtellina vertical tube

Gli organizzatori hanno però proposto una gara virtuale, con gli atleti che dovevano effettuare un allenamento di corsa. Seconda anche Belotti

Ecco la prima medaglia virtuale per Emanuele Manzi. Il cremiese ha chiuso al secondo posto nel Valtellina vertical tube. Stesso piazzamento, nel femminile per la moglie Valentina Belotti. Il chilometro più duro al mondo con 2.713 gradini e 500 metri di dislivello positivo lungo la condotta dell’Enel, a Montagna in Valtellina, doveva disputarsi sabato, ma è stato annullato, per la pandemia, nella forma tradizionale.

Gli organizzatori hanno però proposto una gara virtuale, con gli atleti che dovevano effettuare un allenamento di corsa, con almeno 500 metri totali di dislivello in salita su sentiero, gradini, strada o altro terreno, in una location a loro scelta. Ed è stato un successo con ben 482 iscritti, compresi diversi stranieri di spessore. Soddisfazione anche perché il ricavato delle iscrizioni sarà totalmente devoluto in beneficenza al Fondo di Solidarietà Famiglia-Lavoro che dà sostegno alle famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza. «Gara virtuale ma fatica reale», il commento di Manzi (42 anni) che ha percorso la distanza di 1,770 chilometri ed un dislivello positivo di 507 metri.

Il cremiese ha fermato il cronometro sul tempo di 17 minuti netti. Meglio di lui ha fatto l’azzurro della nazionale di corsa in montagna, Davide Magnini (16’39”) che, cosa tutt’altro che secondaria, ha 20 anni di meno del comasco. Decimo crono assoluto per Valentina Belotti. Il suo 19’18” vale la seconda

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