Marson: «Decimi, vale una coppa
Un grazie a chi ci ha sostenuto»

Il pensiero del presidente della Pallacanestro Cantù all’indomani dell’ufficializzazione della sospensione definitiva del campionato.

«Grazie, non c’è bisogno di dire altro a chi in ogni veste ci ha sostenuto. Decimi (in classifica, ndr) che vale quanto una coppa. Un abbraccio». Il pensiero reca la firma di Davide Marson, il presidente della Pallacanestro Cantù. Il quale ha di recente festeggiato il suo primo compleanno alla reggenza del club, dopo averne assunto le redini nel corso della passata stagione.

E, guarda un po’ il caso, gli accadimenti non gli hanno permesso di portare a termine quella che sarebbe dovuta essere sua prima vera annata intera.

Del resto, si è provato in tutti i modi a trovare una via d’uscita che portasse a una ripresa dell’attività, ma via via ci si è sempre più resi conto che non ci sarebbero state le condizioni per riprendere. Perché il campionato si sarebbe dovuto concludere entro il 30 giugno e i tempi, nell’eventualità, sarebbero stati strettissimi; perché le trasferte in Lombardia sarebbero state vietate e le squadre della nostra regione sono ben cinque; perché, a prescindere, si sarebbe dovuto giocare ovunque a porte chiuse, soluzione assai poco gradita ai club; perchè sarebbero stati previsti rigidi protocolli medici con test sierologici e controlli costanti per minimizzare il rischio.

All’indomani dell’ufficializzazione di ieri, ora la Lega dovrà sottoporre alla federazione la propria proposta riguardo taluni risvolti di ordine sportivo quale l’eventuale assegnazione o meno dello scudetto, il blocco delle retrocessioni, il momento in cui la classifica è destinata a far testo (ad esempio per le squadre che avranno diritto ad accedere alle coppe europee), vale a dire se al momento dell’interruzione oppure al termine del girone d’andata, quando tutte le squadre avevano disputato un egual numero di partite. Dopodiché, la ratifica sarà sempre demandata alla Fip.

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