Marturano: «Basta cadute
Nel 2022 cercherò il salto»

La marianese della Top Girls Fassa Bortolo vuole archiviare in fretta un anno sfortunato. «Senza acciacchi posso crescere e puntare in alto»

Dopo un 2021 «caratterizzato da tanti alti e bassi dovuti anche alla sfortuna», Greta Marturano è pronta a ripartire, carica a molla, in vista della prossima stagione.

Un 2022 tutto da vivere per la ciclista di Mariano Comense, non senza dimenticare, però, quanto è avvenuto durante l’anno che si è appena chiuso.

«Sono partita bene a febbraio alla Settimana Valenciana, dopodiché sono arrivate le Strade bianche; lì ho avuto una brutta caduta che mi ha portato ad avere punti e acciacchi. Nel mese successivo ho dovuto un po’ recuperare e ad aprile è tornato il sorriso con una vittoria nelle Marche, che mi ha permesso di correre con serenità. La stagione ha continuato ad andare bene fino a quando, in agosto, ho rotto la spalla. Ho dovuto saltare alcune gare a cui tenevo, però ho recuperato velocemente per partecipare alle ultime gare di stagione, tra cui il Giro dell’Emilia, dove ho ottenuto un inaspettato settimo posto, e le Tre Valli Varesine, che ho chiuso tra le Top 15».

Finita la stagione, ecco la conferma con la Top Girls Fassa Bortolo, primo passo in vista della ripartenza targata nuovo anno.

«Sono contenta di gareggiare ancora una stagione con la Top Girls e li ringrazio infinitamente per la fiducia che ogni anno mi danno, seguendomi davvero nel minimo dettaglio. Voglio continuare il percorso di crescita con loro e sicuramente mi aspetto di crescere ulteriormente, cercando di fare il salto di qualità».

Nei primi mesi di ripresa, il preparatore Fabio Baronti, sta puntando l’attività sulla forza, «alternando palestra, uscite in bici e lavori di forza in bicicletta»: «Ci stiamo concentrando un po’ sulla qualità, senza ovviamente trascurare il fondo», racconta Marturano guardando ai primi appuntamenti del calendario femminile.

Calendario

«Non so ancora con certezza con che gara inizierò, ma sarà sicuramente a fine febbraio. Gli appuntamenti che mi stuzzicano sono tanti, ma per scaramanzia li tengo per me che è meglio», sorride quasi a nascondere il programma che s’è fatta in testa.

L’età giusta per esplodere, in fondo, c’è; non manca, peraltro, il tempo per farlo gradatamente, senza forzare troppo la mano con il rischio di sbagliare.

«A 23 anni, sinceramente, non mi sento ancora un’atleta formata. So che ho ancora margine dal punto di vista fisico e soprattutto devo migliorare dal punto di vista mentale; dallo scorso anno, infatti, grazie alla mia squadra sono seguita da un mental coach, Marino Rosti, con cui stiamo facendo un bel lavoro che mi sta aiutando davvero tanto».

Impegno

Inutile, insomma, provare a scucirle promesse, se non un generico riferimento all’impegno necessario per fare passi avanti e, così facendo, guadagnare opportunità sul campo al momento non ancora tali: «Il traguardo che mi auguro di raggiungere è quello di migliorare sempre più e cercare di fare il salto di qualità per andare in squadre più grosse. Sicuramente io ce la metterò tutta, poi vedremo».

Un ultimo pensiero, infine, circa l’attenzione che il ciclismo femminile sta via via riscuotendo tra gli appassionati del pedale: «Il ciclismo professionistico negli ultimi anni sta crescendo tanto e anche la sua visibilità. Dallo scorso anno sono stati aumentati i montepremi, tante squadre World Tour hanno aumentato anche i salari delle donne, portandoli alla stessa cifra dei maschi; soprattutto, tante gare sono state fatte vedere in tv e questa è una cosa a nostro favore sia perché tante persone possono vederci e appassionarsi anche al nostro mondo sia perché questo avvicina anche gli sponsor, che appassionandosi potrebbero investire sul nostro movimento», conclude Marturano. Che non vede l’ora di salire in sella.

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