Meneghini e la medaglia
«Meglio che le Olimpiadi»

«Qualcuno ha parlato di fortuna per la mia chiamata a Rio, ma non è stato così. In Brasile non ho potuto dimostrare le mie capacità»

La medaglia d’oro al corpo libero nella Coppa del mondo di Doha, ha fatto entrare Elisa Meneghini, nella storia dell’artistica italiana. La casnatese ha “imitato” Vanessa Ferrari, prima nell’esercizio sul quadrato, a Parigi nel lontano 2007. La comasca ha così raggiunto, a 20 anni, il punto più alto di una carriera che ha avuto diverse soddisfazioni (Olimpiadi di Rio 2016; bronzo alla trave agli europei del 2012; cinque titoli italiani e vittoria alla trave alla Golden league 2014). «Aver partecipato ai giochi di Rio 2016 è stato importante, ma questa vittoria lo è ancor di più -spiega Meneghini -. I primi due giorni non ero andata benissimo, nella parallela e, soprattutto nel mio attrezzo preferito, la trave. Nella finale al corpo libero mi sono riscattata, nel migliore dei modi. Ho fatto vedere quanto valgo in gara».

Un successo arrivato al momento giusto, anche per mettere a tacere alcune voci critiche.

«Qualcuno ha parlato di fortuna per la mia chiamata a Rio, ma non è stato così. In Brasile non ho potuto dimostrare le mie capacità, ma ho dato il massimo. La scorsa stagione è stata molto difficile:dopo le Olimpiadi ho staccato un po’ e non ho gareggiato tanto. E già qualcuno parlava di me come una ginnasta finita. Ma io sapevo che non era così e mi sono sempre impegnata al massimo negli allenamenti».

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