Molin: «Qualità ed esperienza
Questa è una Cantù temibile»

Intervista con l’ex assistente della Pallacanestro Cantù ora vice allenatore a Trento in vista della sfida di domenica tra Dolomiti Energia e Acqua San Bernardo.

«A parte l’affetto che nutro per i canturini, mi dispiacerebbe troppo come uomo di basket se la Pallacanestro Cantù non riuscisse a trovare una soluzione positiva alle proprie problematiche societarie. Perché rappresenta pur sempre un patrimonio di questo nostro mondo».

Lele Molin, da un paio di campionati assistente di lusso di coach Buscaglia all’Aquila Trento, in Brianza è stato protagonista - da vice di Trinchieri - di due tra le più belle stagioni biancoblù (dal 2011 al 2013) dell’ultimo quarto di secolo. Ed evidentemente sono ricordi ai quali si sente ancora particolarmente legato.

E domenica a mezzogiorno si gioca proprio Dolomiti Energia-Acqua San Bernardo.

Che ne pensa di questa Cantù?

«È una squadra che secondo me sta facendo molto bene alla luce della situazione che vivono in società. Mi sembra che Pashutin e Brienza stiano svolgendo un ottimo lavoro perché c’era il pericolo di disgregarsi mentre il gruppo ha trovato coesione. Del resto, Cantù ha assoluta qualità ed esperienza in molti dei suoi americani e complessivamente merita rispetto».

E che altro?

«Che in un roster in cui ci sono spiccate caratteristiche realizzative, nel senso che la tendenza è un po’ quella di andare ognuno per conto suo, Pashutin è riuscito soprattutto offensivamente a far sì che ora si passino la palla. E questo li rende ancor più pericolosi».

In una situazione ambientale di normalità, quella canturina sarebbe squadra da doversi preoccupare della salvezza?

«Direi proprio di no. Per la forza degli stranieri no nel modo più assoluto. Gli italiani fanno fatica a inserirsi però sia per qualità degli interpreti sia per quella del gioco espresso - seppur non con continuità - quella è una squadra che a meno di sbandate non c’entra nulla con il fondo della classifica. Vista dal di fuori, se riesce a non farsi influenzare da altre situazioni, ha tutte le armi per condurre a termine una stagione interessante. E, onestamente, io me lo e glielo auguro».

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