Riecco il Valle Intelvi
Spataro davanti

Tanta gente in piazza Nuova di San Fedele, a salutare il felice ritorno del “Valle d’Intelvi”. E ritorno così sentito non poteva esserci

La Skoda Fabia Evo R5 di Andrea Spataro e Omar Piras mette la firma sulla prima giornata del Rally Nazionale Valle Intelvi. Il varesino, ormai comasco intelvese di adozione, fa propria la prova speciale Bolla 1, davanti allo svizzero Gregoire Hotz (Skoda Fabia), ai comaschi, padre e figlia, Maurizio e Federica Mauri (Skoda Fabia), Alessandro Re e Fulvio Florean (Polo Gti) e papà Felice Re e Mara Bariani (Skoda Fabia). Vantaggio confermato dopo la Bolla 2, dove però Alessandro Re recupera una posizione piazzandosi terzo a 4”5 dalla vetta, davanti a Mauri.

Tanta gente in piazza Nuova di San Fedele, a salutare il felice ritorno del “Valle d’Intelvi”. E ritorno così sentito non poteva esserci dopo 17 anni di assenza, al di fuori di qualche critica. Del resto, anche quando Enrico Manzoni e Nando Prada “inventarono” la gara, le polemiche non mancavano mai e ciò nonostante la loto “creatura” è entrata nel cuore dei piloti e dei valligiani. L’aspetto più bello della giornata, comunque, il ricordo di Manzoni e di Prada, filo conduttore della manifestazione. A cominciare dal “padrone di casa” il sindaco Mario Pozzi nel rievocare i due personaggi simbolo della gara e nel dichiarare la soddisfazione del territorio per questa occasione di rilancio turistico fuori stagione.

Sulla stessa linea il presidente dell’Amministrazione Provinciale, Fiorenza Bongiasca, il presidente della Comunità Montana e sindaco di Casasco, Ferruccio Rigola e il sindaco di Blessagno, Piero Righetti. «Un grande ringraziamento va a Filippo Prestinari e Giuseppe Prada – ha sottolineato Rigola – per aver fatto rinascere la Valle Intelvi Corse e per aver “osato” riproporre un grande evento come il rally, che fa parte della storia della nostra valle, nonostante i danni della pandemia e le difficoltà della ripresa. Questo è solo l’inizio di una progressiva crescita dell’evento».

Dicevamo delle critiche. Qualche pilota di alto livello, che avrebbe potuto partecipare, non ha trovato degna qualche prova speciale. Peccato. «Le critiche ce le aspettavamo – dice Daniela Manzoni, la figlia di patron Enrico – ma non c’è stato uno dei partecipanti intervistati, che non abbia ricordato papà e si sia dichiarato contento, se non addirittura commosso ed abbia plaudito dell’organizzazione. Felice Re, che ha corso tante volte il nostro rally è sicuramente la voce più autorevole».

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