Una coppia di Re
Padre e figlio al volante

Papà Felice, insomma c’è sempre. «E’ il mio fan più accanito - dice Alessandro - e con lui mi sento al sicuro»

L’International Rally Cup 2022 è alle porte e Alessandro Re ha pensato bene di scaldare i motori. Lo ha fatto nel passato weekend, vincendo il Rally nazionale dei Vigneti Monferrini, alla guida della Volkswagen Polo R5. Veramente per la trasferta piemontese si è mosso tutto HK Racing, come succede sempre. HK sta per Happy King, ovvero Felice Re, il papà di Alessandro, figura di primo piano nel panorama rallistico nazionale, ancora in attività, con 50 vittorie assolute in carriera, oltre ai titoli italiani collezionati. Padre e figlio spesso corrono, ciascuno con la propria Polo, nelle stesse gare, ma se Alex gareggia da solo, ovunque vada, papà Felice gli va dietro. HK Racing ha sede a Guanzate. Della squadra fa parte anche Beatrice Calvi, fidanzata di Alessandro (a settembre convoleranno a nozze) ed anche lei è pilota di rally, piuttosto bravina.

Papà Felice, insomma c’è sempre. «E’ il mio fan più accanito - dice Alessandro - e con lui mi sento al sicuro. La sua presenza è preziosissima per il supporto, i consigli e le dritte che mi dà. Quest’anno lui non farà l’Irc, perché vuole concentrare tutta l’attenzione su di me per raggiungere gli obiettivi e per questo gli sono grato».

Papà non vorrà mica appendere il casco al chiodo... «Assolutamente no. Non lo vuole lui, ma nemmeno io glielo permetterei. Farà sicuramente qualche gara. Se vogliamo vedere, l’anno scorso al Rally di Como è stato il migliore dei comaschi e anche quest’anno saprà dire la sua».

A maggio torna anche il Rally della Valle d’Intelvi e la presenza di Happy King darebbe anche lustro all’evento. «Papà ci sarà senz’altro. Comunque siamo tutti contenti del ritorno del Valle Intelvi, che è stato il cavallo di battaglia dell’indimenticato Enrico Manzoni, vivendo tante edizioni di grande richiamo per concorrenti e spettatori. Sono sempre più convinto che la nostra provincia è all’avanguardia in Italia nel rally, sia per l’eccellenza del Rally Aci Como, sia per la passione di tanti piloti e team e della vasta platea di pubblico che segue con grande interesse le gare.

In effetti è una tradizione che risale a molto lontano, si tramanda da padre in figlio e trova sempre nuovi talenti: dai Fontana ai Butti. «E’ vero. Seguo il giovane Marco Butti, che ad appena diciassette anni fa molto bene in pista e che l’anno scorso ha vinto a Monza al suo debutto nel rally. Si è ripetuto anche quest’anno a Pavia. Entrambe le volte con a fianco un navigatore d’esperienza come Fulvio Florean. Sono certo che il rally continuerà a darci sempre tante soddisfazioni in futuro, tenendo alto il livello di partecipazione».

Alessandro, una passeggiata quella tra i vigneti del Monferrato? «Mica tanto. C’erano tutti i piloti locali, con una gran voglia di fare bella figura davanti al pubblico amico»

Trovata subito confidenza con la macchina? «Sì. Devo dire che pur essendo la prima volta che la uso quest’anno, ho trovato subito il feeling e sono pronto per la prima gara dell’Irc tra due settimane con il Rally della Maremma. Non so ancora la lista completa dei concorrenti, ma senz’altro sarà di alto livello, come del resto cresce sempre più il grado di qualità della serie di anno in anno».

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