Niente canturini a Bologna?
La solidarietà dei rivali ultrà

Prime file vuote nella curva bolognese nei primi minuti della gara, in protesta contro i divieti di trasferta: tifosi bianconeri che fanno il loro ingresso con uno striscione di solidarietà ai tifosi di Cantù.

Grande rivalità tra Bologna e Cantù che, storicamente, è sempre stata una gara delicata e con tanto in palio. Grande rivalità anche tra le due tifoserie, anche se nella serata bolognese sono mancati i tifosi canturini, dopo la decisione degli organi competenti di vietare la vendita dei tagliandi ai residenti della provincia di Como.

La seconda partita alla Segafredo Arena, nuovo impianto, provvisorio che le V nere hanno costruito all’interno di un padiglione della Fiera di Bologna: nuova casa, dunque, per la Virtus Segafredo che nella gara di ieri sera e nelle prossime tre gare casalinghe (Brindisi ma soprattutto per il derby e per la partita con Milano) ha per il momento lasciato il Paladozza, storico fortino del basket bolognese. Prima dell’inizio un minuto di silenzio per la scomparsa dell’arbitro Giancarlo Vitolo, che nel 2008 è stato inserito nella Hall of Fame.

Prime file vuote nella curva bolognese nei primi minuti della gara, in protesta contro i divieti di trasferta: tifosi bianconeri che fanno il loro ingresso con uno striscione di solidarietà ai tifosi di Cantù. Quattro minuti di protesta silenziosa e poi può iniziare la battaglia sportiva sugli spalti, soprattutto quando debutta nella gara Milos Teodosic, che fa alzare subito tutta l’arena con un assist al bacio che apre le danze di una delle partite più sentite tra due piazze storiche del basket nostrano.

Durante l’intervallo premiato anche, con una canotta bianconera, il campione di ciclismo Vincenzo Nibali (vincitore del titolo mondiale nel 2019), che per la stagione 2020 farà parte della squadra Trek Segafredo.

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