Nuovo Como, nuovo problema
Da sistemare la “grana” Sinigaglia

Altra scadenza da rispettare: entro il 20 giugno la società dovrà presentare in Lega Pro la documentazione legata all’uso dello stadio

C’è un altro rischio per il “nuovo” Como: lo stadio. Perchè c’è in arrivo una scadenza importante, quella del 20 giugno, martedì prossimo. Data in cui chi intende iscriversi alla prossima Lega Pro dovrà presentare la documentazione legata all’uso dell’impianto per il campionato. Tematica sempre molto delicata a Como negli ultimi anni.

A differenza delle stagioni precedenti, questa volta il problema non sembrano tanto essere i lavori: è vero che è in corso l’operazione di rifacimento di copertura della tribuna, che non sarà certamente terminata entro il 20 giugno. Ma in questo caso si tratta di fornire una documentazione sui lavori in corso, rinviando poi alla chiusura del cantiere – dovrebbe essere circa tra un mese – il relativo controllo della Commissione di vigilanza.

Il punto è un altro: martedì, secondo le norme, il Como dovrebbe presentare in Lega il contratto d’affitto con il Comune. Un documento che ancora non c’è. C’è stato sì un incontro, nei mesi scorsi, tra la società e l’amministrazione comunale. La stessa signora Essien aveva avuto un colloquio a Palazzo Cernezzi con il sindaco uscente. L’intenzione, a quanto si è appreso, è quella di rinnovare il contratto in essere.

Ma sinora, a quanto sembra, non c’è nulla di scritto, e alla Lega serve quello. C’è da pagare l’ultima rata di affitto della scorsa stagione, tre mesi, e da depositare una fidejussione a garanzia del prossimo contratto. Cifre non altissime, qualche decina di migliaia di euro in tutto. Ma la Lega tra pochi giorni vuole comunque una documentazione che al momento non esiste. Come non esiste l’eventualità di uno stadio alternativo. Slittare oltre il 20 giugno comporta un’ammenda, non arrivare pronti a fine mese anche su questo tema mette a rischio l’iscrizione al campionato.

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