Pallanuoto Como ancora in B
Voglia di rilancio dopo la beffa

Il presidente Dato al giornale La Provincia parla della stagione conclusa con la mancata promozione, dei “cugini” della Como Nuoto promossi e dei programmi

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Una settimana di meditazioni, riflessioni, è bastata al presidente della Pallanuoto Como, Giovanni Dato, per ritrovare quel minimo di serenità necessaria per parlare della stagione appena terminata. Fedele all’immagine ormai consolidata del presidente-giocatore, presidente-tuttofare, Dato prepara i panini al bar della piscina di Muggiò, è lì che ci accoglie per analizzare insieme gli eventi del campionato 2017.

Eco una sintesi dell’ampia intervista pubblicata su La Provincia di oggi

La Pallanuoto Como eliminata nei playoff per la promozione in serie A/2: se lo aspettava? «Decisamente l’epilogo finale mi ha trovato impreparato. Siamo partiti col solo intento di fare il meglio possibile, è chiaro che dopo un torneo sempre in prima fila un po’ di fame ci è venuta…e ci è rimasta!

Cos’è successo contro l’Arenzano? «Siamo arrivati alla finale non nelle migliori condizioni, la difesa ha retto ma l’attacco, in particolare quello in superiorità, è andato malissimo. Dispiace perché è stato per tutti gli atleti un anno di grandi sacrifici, la promozione sarebbe stata il giusto premio. Però dico anche sportivamente che l’Arenzano ha meritato la A2»

E’ più arrabbiato per la mancata promozione o per quella riuscita alla Como Nuoto? «E’ successa una cosa che se mi fosse stata predetta due mesi fa mi avrebbe fatto sorridere, l’avrei considerata solo una provocazione. Però è successo davvero, ma non è un problema. Perché un nuovo allenatore, nuovi giocatori, l’aumento dei costi per gli allenamenti, obbligheranno la dirigenza della Como Nuoto a sedersi e pianificare con attenzione, perché sappiamo qual è la situazione economica. Dopo le feste e l’entusiasmo, arriveranno anche i grattacapi».

Sul fronte Pallanuoto Como tutto sotto controllo? «Assolutamente, i nostri conti sono in ordine, paghiamo regolarmente tutti, abbiamo sin dall’inizio tenuto una linea di trasparenza che ci fa guardare al futuro senza preoccupazioni. Rifaremo la serie B, per ora sto ancora smaltendo la delusione ma presto parlerò con tecnico e giocatori, una cosa è certa: proseguiremo nella ricerca di nuova leve, già oggi sono circa un centinaio. I risultati delle squadre giovanili sono incoraggianti, la strada da percorrere è questa».

Il prossimo obiettivo che vuole raggiungere, oltre all’inserimento dei giovani? «Fondamentale è la ricerca di una sede, è in scadenza sia la proroga concessa alla Como Nuoto che la gestione del Lido Open a Villa Geno, la nuova amministrazione comunale dovrà dare con prontezza indicazioni su come muoversi per partecipare ai bandi di gara per l’assegnazione di spazi così ambiti. La struttura della società si è andata completando grazie all’apporto di genitori e appassionati, la Pallanuoto Como ormai ha una visibilità ed un buon radicamento in città, stiamo facendo un ottimo lavoro. E la sede sarà il coronamento dei primi due anni di vita del club, intensa e ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, non ultimo lo svincolo grazie al quale ogni pallanuotista è libero di andare a giocare dove vuole, quando vuole. E non è così dappertutto...»

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