Allarme Libertas Cantù
«Così la A2 è difficile»

Il presidente Molteni, dopo aver fatto i complimenti a tutti per la salvezza, chiede aiuto per il futuro: «Poca gente, pochi sponsor (grazie Bcc) . Da fuori mi chiedono i diritti, spero di non essere costretto a cederli»

Da una parte, la gratitudine a squadra e staff per la salvezza ottenuta sul fil di lana; dall’altra, il rimpianto per il poco pubblico sulle tribune e la consapevolezza delle difficoltà, crescenti, in ordine al mantenimento della categoria sotto l’aspetto economico.

E’ una riflessione tra luci e ombre quella che il presidente della Pool Libertas, Ambrogio Molteni, ha fatto all’immancabile cena a conclusione della stagione 2021-2022.

Pensiesi

Un pensiero, il suo, che parte da quanto fatto nel campionato che si è appena concluso: «E’ stata – dice - una stagione molto complicata. Abbiamo avuto un buon periodo fino a prima di Natale, poi c’è stato un black-out con otto partite consecutive perse per 3-0. Aiutati anche dal fatto che Cantù è un ambiente tranquillo, dove non ci sono tensioni, siamo riusciti piano piano a recuperare la mancanza di Coscione, i giocatori infortunati, il Covid e abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Chakravorti, arrivato a fine gennaio, è stato molto bravo e disponibile, e abbiamo fatto i punti necessari per arrivare a filo per non andare ai playout. Questo è stato molto positivo».

Ringraziamenti speciali per il general manager Massimo Redaelli («Ha dato un contributo fondamentale nel gestire la società», spiega), per l’ex coach Matteo Battocchio, la squadra, lo staff e i tifosi, sostenitori peraltro non eccessivamente presenti sulle tribune di Casnate con Bernate.

«La risposta del pubblico in questa stagione – conferma Molteni – non è stata all’altezza delle aspettative. Dopo un campionato giocato lo scorso anno totalmente a porte chiuse mi sarei aspettato una maggiore partecipazione di pubblico, data anche l’ampia disponibilità di posti al PalaFrancescucci. Purtroppo non c’è stato il riscontro atteso».

Il nodo centrale della sua riflessione, però, sta nel futuro.

«Per la prossima stagione – prosegue il presidente della Libertas - mi aspetto un campionato di buon livello, con tante squadre che vorranno fare bene. Da parte nostra, il problema è il non avere un main sponsor e avere pochi sponsor della zona, che sono per la maggior parte presi da altre discipline. Solo la Bcc Cantù da tanti anni ci aiuta, e la ringrazio ancora pubblicamente per questa fedeltà ultradecennale; poche altre realtà ci danno un aiuto. Se non riusciremo a risolvere questi problemi, alla lunga potrei essere costretto a riflettere sul mio impegno nel campionato di Serie A2, visto che le risorse che entrano da partnership locali ci permetterebbero di partecipare ad un campionato di categoria inferiore».

Timori

Il timore, neppure tanto velato, riguarda la difficoltà a proseguire nella seconda categoria del volley maschile nazionale.

«Sul mercato ci sono tante società che stanno chiedendo i diritti di serie A2 e che mi hanno già contattato. Non vorrei vendere dopo 10 anni di A2 e nell’anno del quarantesimo di fondazione della società: andrebbe contro la mia indole. Per avere un campionato di serie A2, però, c’è bisogno di più realtà locali, oltre la Bcc, che ci sostengano. Se mancano queste e manca un main sponsor è difficilissimo sopravvivere. In questo chiederei una mano anche da parte della pubblica amministrazione della mia città e sono apertissimo a valutare eventuali sinergie anche con altre realtà sportive», conclude Molteni.

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