Parla Terrani: «Ehi Como,
possiamo ancora crescere tanto»

L’attaccante, che si è sbloccato contro l’Albinoleffe, carica la squadra: «Abbiamo molta qualità. Dobbiamo imparare a imporre sempre di più il gioco. Il 4-4-2 dà modo di esprimere le nostre caratteristiche».

Nella settimana dei nuovi bomber, nuovi per il Como, dopo Magrini e Solini è arrivato anche lui, Giovanni Terrani. Meno inedito, trattandosi di un attaccante. Ma altrettanto importante. Perchè quel rigore a pochi minuti dall’intervallo ha spezzato l’equilibrio della gara con l’Albinoleffe. Un rigore che si è procurato lui stesso, ed è anche per questo che senza guardarsi troppo in giro si è preso il suo pallone e ha deciso di battere lui.

«Già, effettivamente non c’era un ordine preciso su chi dovesse essere il rigorista. Io ne ho sempre battuti, ed è stato naturale farlo. Quest’anno non avevo ancora segnato, credo che tutti i miei compagni abbiano capito che ne avevo voglia».

Nessuna obiezione, visto anche l’esito. E visto come è poi finita una partita che può significare tanto, al termine di una settimana di crescita importante, specie dopo quello che è successo prima. «Sì, è stata una settimana particolare. Quella fermata brusca che abbiamo subìto per il Covid è stata una batosta forte, qualcuno di noi è stato davvero fermo quasi venti giorni. Io personalmente ho faticato più a rientrare dopo quei dieci giorni in casa che quando sono rientrato per i playoff con il Bari dopo il lockdown... Però è vero, in situazioni di emergenza si riescono probabilmente a trovare stimoli in più».

E nuove soluzioni, il Como ha fatto progressi visibili da una partita all’altra nella scorsa settimana, l’altro giorno soprattutto, anche in chiave offensiva. «Noi lavoriamo costantemente per riuscire a essere più pericolosi, ed è giusto anche dire che è una squadra dove c’è tanta qualità anche individuale. In tutti i reparti, cito per esempio H’Maidat che sta prendendo sempre più fiducia e migliora visibilmente, Bertoncini che ha ritrovato la forma e ci dà tanta solidità, ma vale per tutti. Del resto, era già successo con la Juve, prima che il Covid ci fermasse. Eravamo già in crescita, quello che succede adesso sarebbe successo con qualche settimana di anticipo, probabilmente».

Però ora, pur con la difficoltà dei tanti impegni ravvicinati, queste partite da recuperare possono anche diventare una carta a favore del Como, se si sfrutta questa onda positiva. «Basta non pensare mai che possa essere facile». In quanto a Terrani, tornando alle qualità che può offrire l’attacco, è uno degli esempi di intercambiabilità, «ho giocato sia esterno che dietro la punta, direi che una delle armi del nostro attacco è anche questa, tranne che per le prime punte ovviamente. Poter provare davvero più soluzioni, anche nel modo di stare in campo».

Fermo restando, a questo punto, il 4-4-2, «di base sì, è il modulo che in questo momento ci dà più modo di esprimere le nostre caratteristiche, potendo variare durante la partita. Ormai lavoriamo in questo modo, cercando sempre più di farlo nostro. E nella gestione della palla secondo me siamo già cresciuti, anche rispetto alle prime due vittorie della stagione, con Renate e Pistoiese. Questo grazie al lavoro. Ma dobbiamo ancora crescere tanto, imparare sempre di più a imporre il nostro gioco, di questo dobbiamo continuare a essere consapevoli. Perchè abbiamo margini di crescita veramente molto ampi».

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