Parrillo, ringhio di Cantù
«Avanti a testa bassa»

«Ci siamo tappati le orecchie. Farci condizionare da chi diceva che avremmo fatto un 7-0 nelle prime sette partite di campionato, nel senso di 7 sconfitte»

Il ringhio di Cantù è il suo. Salvatore “Sasa” Parrillo è il cuore di questa squadra. E anche di quella dell’anno scorso, anche se giocava poco. Ma la sua dedizione e la sua grinta erano proverbiali anche dalla panchina. Quest’anno Sasa si è ritagliato uno spazio adeguato. Di più: la gente biancoblù ha visto in lui, nei giorni delle incertezze societarie, una specie di ciambella di salvataggio. Tanto che con Sodini, a inizio campionato, ha vinto l’applausometro del PalaBancoDesio, simbolo di serietà e dedizione alla causa. Ora che Cantù ha una dignità tecnica tutta da rispettare, gli abbiamo chiesto se per caso questo fosse tutto previsto, nello spogliatoio. «Certo, ci siamo tappati le orecchie. Farci condizionare da chi diceva che avremmo fatto un 7-0 nelle prime sette partite di campionato, nel senso si sette sconfitte consecutive, sarebbe stato pericoloso. Abbiamo lavorato. Il resto lo ha fatto il coach».

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