Piccolo Lombardia
In parte anche comasco

Ieri pomeriggio, all’Nh Hotels di Lecco, la presentazione ufficiale dell’evento sportivo in programma sabato 3 ottobre

L’ultimo a vincerlo, nel 2020, è stato Harrison Sweeny. Scorrendo l’albo d’oro, nelle 92 edizioni fin qui svolte hanno ottenuto la vittoria corridori del calibro di Moreno Argentin, Maurizio Fondriest, Stefano Garzelli e, venendo ai giorni nostri, Gianni Moscon, Fausto Masnada e Andrea Bagioli.

Il Piccolo Lombardia 2021, forse la più importante classica italiana Under 23, è pronto a partire. Quasi 170 i chilometri da coprire - sempre con partenza e arrivo a Oggiono - con l’eliminazione della salita di Sirtori riequilibrata da un giro iniziale in più (quest’anno saranno quattro, al posto dei consueti tre) del circuito delle colline, e il giro lungo che da Valmadrera salirà a Bellagio e, da lì, al gpm della Madonna del Ghisallo (a quota 754 metri) per poi scendere verso il Segrino, raggiungere Pusiano e Annone, per poi tornare sugli ultimi 25 chilometri finali cui è destinato il compito di fare la selezione del gruppetto che si contenderà la vittoria.

Ieri pomeriggio, all’Nh Hotels di Lecco, la presentazione ufficiale dell’evento sportivo che, in programma sabato 3 ottobre, avrà alla sua partenza 15 squadre straniere e altrettante realtà italiane.

«La Lombardia - ha detto il sottosegretario regionale Antonio Rossi - è terra di ciclismo. Dall’arrivo del Giro d’Italia, alle salite iconiche, dal Lombardia, alla Milano-Torino, passando per il Trittico, sono tante le corse che richiamano le grandi squadre e, soprattutto, portano sulle strade tanti appassionati».

Tornando al percorso, nelle battute conclusive si salirà da Ello e, al posto dello strappo dell’Alpino di Villa Vergano, punto che in passato ha sempre fatto la differenza, i corridori si dirigeranno verso Bartesate per salire a Colle Brianza. In discesa non ci sarà più il passaggio da Santa Maria Hoè, ma gli atleti si lanceranno verso Dolzago, con la Marconaga di Ello a rappresentare l’ultimo strappo prima del traguardo di Oggiono quando all’arrivo mancheranno poco più di cinque chilometri.

I cambi di percorso rispetto alla tradizione sono legati alla concomitanza con le elezioni comunali, con l’impossibilità di passare nei pressi dei seggi e, di conseguenza, la necessità di modificare parzialmente i tracciati utilizzati nel recente passato per aggirare i divieti prefettizi.

Una corsa, quella promossa dal Velo Club Oggiono del presidente Daniele Fumagalli, che nelle attese della vigilia vuole essere ancor più avvincente di quanto non sia stata fino a oggi: «La continuità - ha spiegato Fumagalli - è fondamentale. Essere presenti sempre, tutti gli anni, nonostante le difficoltà, significa portare questa corsa a livelli sempre maggiori».

Ai complimenti del presidente di federciclismo Lombardia, Stefano Pedrinazzi («Il Piccolo Lombardia è la nostra perla, il nostro fiore all’occhiello, la corsa Under 23 più bella e importante d’Italia, con gli stranieri che restano senza fiato anche per la bellezza del paesaggio», ha detto), è seguito il plauso del consigliere regionale lecchese Mauro Piazza, che ha parlato di «un evento sportivo emozionante, un grande momento di intrattenimento, una vetrina per il nostro territorio».

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