Pozzecco, Sacchetti, ma non solo
Il valzer delle panchine di serie A

In attesa di sistemare il coach di Cantù, anche le altre si muovono

In attesa di sistemare il coach di Cantù, la serie A si riorganizza, partendo dalle panchine. L’addio più clamoroso, benché praticamente annunciato, è quello di Gianmarco Pozzecco: risoluzione consensuale con la Dinamo Sassari.

Il rapporto si era incrinato definitivamente quando l’allenatore era stato sospeso dieci giorni per motivi disciplinari, il giorno prima della penultima gara della stagione regolare, la trasferta di Brindisi. Vicino l’accordo con Demis Cavina, da due anni alla guida di Torino, società nell’orbita di Sassari.

Nei giorni scorsi la Fortitudo Bologna ha ufficializzato il ritorno di Jasmin Repesa (vinse lo scudetto nel 2005), mentre Pesaro per sostituire il croato pensa sempre al ct della Nazionale, Meo Sacchetti.

Cambia Varese: al posto di Andrea Bulleri, che ha condotto la squadra alla salvezza, è ormai fatta per Andrea Vertemati, ormai ex assistente di Andrea Trinchieri al Bayern Monaco.

Dopo undici stagioni, finisce la lunga esperienza di Eugenio Dalmasson alla guida di Trieste: promozione vicina per l’assistente Franco Ciani, ex di Cantù.

Confermati Lele Molin a Trento, Attilio Caja a Reggio Emilia, Max Menetti a Treviso e Paolo Galbiati a Cremona, nei giorni scorsi si è mossa Brescia che ha ufficializzato Alessandro Magro al posto di Maurizio Buscaglia.

Gli ultimi rebus riguardano Virtus Bologna e Brindisi, impegnate nei playoff scudetto: potrebbero non proseguire i matrimoni con Sacha Djordjevic e Frank Vitucci.

L.Spo.-L.Pin.

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