Questa Gran Fondo
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Domenica 13 ottobre la corsa per amatori collegata al Giro di Lombardia: partenza e arrivo a Cantù. Gli organizzatori di Rcs: «Scelta vincente, siamo ormai già a 2.000 iscritti con il 47% che proviene dall’estero».

Cantù è ancora al centro del ciclismo dopo il passaggio del Giro d’Italia lo scorso maggio: il 13 ottobre la città ospiterà la Gran Fondo collegata al Giro di Lombardia. Si disputerà il giorno dopo l’arrivo a Como dei grandi campioni e l’attesa è già febbrile. Anche perché la volontà degli organizzatori è di farla diventare un appuntamento fisso.

Cantù, con il coordinamento di Rcs, Comune e associazione CentoCantù è pronta a fare la sua parte. Ossia alleggerire la città di Como, che ospiterà l’arrivo al sabato del Lombardia, senza nulla togliere al percorso, aggiungendo quindi una più che apprezzata “divagazione sul tema” lungo la Brianza.

Andrea Trabuio, uno dei responsabili organizzativi per conto di Rcs, era alla presentazione dell’evento: «So che c’è grande attesa a Cantù, l’abbiamo testato con il nostro team. Non c’è il lago di Como nel percorso? Potrebbe sembrare un “minus”, in realtà non è così. Abbiamo già il 30% in più di iscritti, lo scorso anno erano 1.400 ora quasi 2.000 e il numero crescerà: per noi è già un successo. Il 47% arriva dall’estero: la spinta di Cantù è una scelta vincente».

Colpisce anche il fatto che la Gran Fondo sia stata assegnata a Cantù ancora prima della decisione di (ri)assegnare l’arrivo del Lombardia a Como: «Non è spiazzante - ammette Trabuio - perché volevamo slegarci dal Lombardia, ma restando sul territorio. È una scelta ben precisa, ci saranno tutte le salite iconiche, punti di forza che danno valore al percorso. La cosa bella è che chi arriva alla Gran Fondo, di solito arriva prima per vedere il Lombardia. Vogliamo far diventare questa gara un punto di riferimento nel panorama delle Gran Fondo».

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