Rimborso abbonamenti
C’è il diritto al voucher

I club non sono tenuti alla restituzione diretta del non goduto.

Il Decreto Cura Italia convertito definitivamente in legge settimana scorsa con relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale stabilisce le modalità di rimborso degli abbonamenti per la parte non usufruita nella stagione 2019/20. Nello specifico, l’articolo 88 prevede la “ricorrenza della sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta in relazione ai contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli di qualsiasi natura”.

Ebbene, gli acquirenti avranno 30 giorni di tempo per presentare, entro la data di entrata in vigore del provvedimento datato 24 aprile, la richiesta di rimborso. La società che ha emesso l’abbonamento dovrà emettere a sua volta entro 30 giorni un voucher di pari importo della prestazione non goduta, valido a titolo d’acquisto entro un anno dall’emissione.

L’ad della Virtus Bologna, Luca Baraldi, ringraziando « tutti coloro che hanno scritto alla società rifiutando il rimborso e dimostrando ancora una volta un forte attaccamento alla squadra» ha altresì fatto presente che «sappiamo, però, che alcune persone hanno bisogno di quei soldi per far fronte a questo difficile momento e se ci chiederanno il rimborso noi glielo daremo».

E siamo a Brescia dove la volontà della società è quella di permettere a ogni abbonato di scegliere se destinare al club la propria quota di abbonamento, al fine di agevolare l’organizzazione della ripartenza, oppure se ricevere un voucher del valore dei ratei non usufruiti, che sarà utilizzabile fino a esaurimento per le prime gare delle competizioni ufficiali promosse da Fip e Lega. «Le indicazioni precise di come procedere - fa sapere il club - saranno inviate a tutti gli abbonati nei prossimi giorni».

Ora, Treviso, dove il rimborso potrà essere fatto, solo ed esclusivamente, tramite il gestore concessionario di biglietteria Viva Ticket e verrà erogato esclusivamente tramite voucher da utilizzarsi per gli eventi futuri. Il voucher avrà valore economico pari al lordo attribuibile ai suddetti ratei non goduti. In pratica il costo dell’abbonamento alla stagione 2019/20 va diviso per 15 (cioè il totale delle partite previste) e moltiplicato per 6 (cioè gli eventi non goduti causa pandemia). L’istanza di rimborso va effettuata entro sabato 16 maggio.

Infine, il presidente di Pistoia, Massimo Capecchi, dopo aver notato che « abbiamo ricevuto decine di mail e messaggi di abbonati desiderosi di farci sentire la loro vicinanza, rinunciando a qualunque forma di rimborso prevista per le partite non godute nella stagione prematuramente conclusa» ha comunque a sua volta attivato la procedura così che «fino a domenica 24 maggio attendiamo le richieste da chi intendesse esercitare il diritto all’indennizzo al quale rilasceremo un voucher di pari importo della prestazione non goduta valido a titolo d’acquisto entro un anno dalla sua emissione».

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