Riparte il Tricolore Trial
Quattro gare ravvicinate

Il pilota Gandola: «Una bella notizia che forse non ci aspettavamo, ma che in fondo, in fondo ci speravamo»

Quando tutto portava a un rinvio della stagione agonistica del trial, ecco arrivare dalla Federmoto la sorpresa delle date del Campionato italiano. Quattro gare spalmate in altrettanti mesi, da luglio a settembre con due appuntamenti doppi, che portano così a sei gli impegni tricolori.

E così con questa mossa si salva una stagione che sembrava compromessa ancora prima di partire. «Una bella notizia che forse non ci aspettavamo, ma che in fondo, in fondo ci speravamo- spiega il migliore dei trialisti della provincia di Como, il poliziotto di Bellagio Lorenzo Gandola, prima guida in Italia del marchio Vertigo -. Un campionato salvato proprio in extremis dalla nostra Federazione che dopo quello “inventato” del Trial Play per coinvolgere tutti durante il periodo di quarantena. Ora dà a tutti la convinzione della ripartenza».

Adesso finalmente si potrà ripartire, ma con regole ben precise da rispettare che dovranno per forza essere rispettate da tutti. Innanzitutto, come si evince nel comunicato della Federazione, i piloti che saliranno sul palco per la partenza avranno l’obbligo di farsi rilevare la temperatura.

In secondo luogo i giudici di zona dovranno portare la mascherina e ricevere dal pilota a debita distanza il cartellino segnapunti, che potrebbe anche essere eliminato. Infatti questa potrebbe essere la prossima decisione da parte degli organi federali.

Al paddock divieto assoluto di assembramento, con i responsabili dei moto club che avranno il compito di far rispettare il distanziamento anche durante le premiazioni, dove le coppe per i tre autori del podio dovranno raccogliere la coppa direttamente dai tre gradini senza nessuna stretta di mano o consegna da parte di un premiante.

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