Ripresa dilettanti, allarme... rosso
«È impossibile fare previsioni»

La nuova stretta di fatto ora blocca anche gli allenamenti individuali

L’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm, combinato al ritorno in zona rossa della Lombardia hanno avuto l’effetto di una vera e propria mazzata sul movimento calcio-dilettantistico e giovanile. Lo stop all’attività è infatti stato ulteriormente prolungato fino al prossimo 5 marzo, giorno in cui scadranno le restrizioni in vigore con quest’ultimo decreto.

Inoltre, almeno per le prossime due settimane “rosse”, saranno anche vietati quegli allenamenti individuali che, soprattutto per i più giovani, iniziavano a essere una vitale valvola di sfogo alla “reclusione” domestica. In pochissimi, per non dire nessuno, credeva e sperava ancora che il 7 febbraio – data proposta tempo fa dal vecchio Crl - la stagione calcistica sarebbe potuta riprendere.

I numeri della pandemia sono lì da vedere e purtroppo, nonostante gli sforzi che si stanno compiendo, di segnali positivi ancora non se ne vedono. Certo è che il prolungamento dello stop a tutta l’attività ha portato ulteriore scoramento, rabbuiando idealmente il cielo sopra tutti i campi da calcio della provincia. «Non una bella notizia», ha commentato il consigliere comasco Mario Tavecchio a margine per primo consiglio direttivo del nuovo Comitato regionale, «ma la situazione sanitaria la conosciamo tutti e, come ovvio e ribadito più volte, sarà lei a dettarci i tempi per la ripartenza».

Ripartenza che è ovviamente è stato uno dei temi affrontati dal nuovo direttivo riunitosi in presenza a Milano. «Previsioni non se ne possono fare – ha aggiunto Mario Tavecchio –, ma abbiamo il compito di farci trovare pronti quando sarà il momento. Abbiamo avviamo un piano di studio e sviluppo sia per i campionati dilettanti, che non bisogna scordare sono iniziati seppur con poche giornate giocate, sia per i tornei giovanili».

Sono tre le ipotesi attorno alle quali pare essere stato impostato il lavoro il nuovo Crl. Un’ipotesi di ripresa al 7 marzo, come già valutato se non fosse stato possibile tornare in campo al 7 febbraio; una nell’immediato post del 7 di marzo, entro la Pasqua che cadrà il 4 aprile, con eventuali nuovi format; e quella della non ripartenza, ovvero l’ipotesi peggiore, che rimanderebbe – forse - tutto e tutti a settembre. «La speranza del Crl - ha concluso Tavecchio - è quella di tornare in campo, in sicurezza e con la certezza di concludere, il prima possibile».

Il primo consiglio direttivo, oltre a individuare i vice-presidenti e a confermare le riunioni online con le società di questa settimana, ha nominati i delegati provinciali – in attesa di ratifica da parte della Lnd – fino al prossimo 30 giugno. A Como confermato Donato Finelli, mentre Lucio Introzzi sarà reggente in quel di Legnano.

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